Guaita fa il pieno di elogi
mercoledì 8 dicembre 2010
Intro articolo
Nonostante al Valencia non sia riuscito il sorpasso sul Manchester United in testa al Gruppo C, l'1-1 dell’Old Trafford è in gran parta merito delle parate del terzo portiere: "Ha confermato i progressi", ha detto Unai Emery.
Contenuti top media
Corpo articolo
Vicente Guaita non dimenticherà facilmente il suo esordio da titolare in UEFA Champions League. Nonostante al Valencia CF non sia riuscito il sorpasso al Manchester United FC in testa al Gruppo C, l’1-1 dell’Old Trafford è in gran parta merito delle parate del terzo portiere degli ospiti. Sir Alex Ferguson non ha esitato a definire la sua prestazione “meravigliosa”.
In campo al posto degli infortunati César Sánchez e Miguel Ángel Moyà, Guiata si è reso subito protagonista di un ottimo intervento su Dimitar Berbatov in un uno contro uno, per poi ripetersi su un tiro al volo di Park Ji-Sung, subito prima del gol del vantaggio del Valencia con Pablo Hernández al 32’. Il gol di Andersona al 62’, dopo un’altra respinta su Park, non ha sminuito i meriti del 23enne estremo difensore, che aveva esordito nel torneo alla quinta giornata contro il Bursaspor subentrando all’infortunato Moyà.
Il tecnico del Valencia Unai Emery ha dichiarato: "Dovevamo scommettere su Vicente Guaita e ha confermato i progressi fatti”. Guaita si è schermito: "Se il compito dell’attaccante è segnare, il mio è parare. La squadra ha giocato una buona partita nel complesso e meritato il pareggio, anche se non ha alterato la classifica”.
La buona prestazione nella ghiacciaia dell’Old Trafford dovrebbe essere di buon auspicio per il Valencia in vista degli ottavi. Lo stesso Guaita sembra avere acquisito maggiore consapevolezza dei propri mezzi. "Nessun nervosismo prima della partita – ha spiegato il portiere, che fino a novembre vantava una sola presenza in campionato -. E’ stato bello giocare in uno stadio che tutti sognano. Peccato non essere riusciti a conquistare i tre punti dopo essere stati avanti”.
Nani ha elogiato il Valencia per il suo calcio manovrato e per essere riuscito a bucare per la prima volta nella fase a gironi la porta dello United, difesa dal giovane Ben Amos, nonostante la partenza dalla panchina del capocannoniere Roberto Soldado. Il difensore Nemanja Vidić ha sottolineato l’importanza di avere difeso il primo posto. “Avremmo voluto mantenere inviolata la porta per stabilire un nuovo record, ma l’importante era il primo posto in vista del sorteggio”.
Tuttavia, Vidić ha puntato il dito contro le troppe occasioni mancate. Lo United aveva segnato sette gol nell’ultima uscita casalinga contro il Blackburn Rovers FC, contro il gol solitario di ieri nonostante i 18 tiri verso la porta, di cui otto nello specchio. "Abbiamo creato ma anche sbagliato molto, lasciando in bilico la classifica fino all’ultimo”.