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Allegri e un Milan "più forte"

Per il tecnico rossonero qualificarsi con una giornata di anticipo rappresenta "un'iniezione di fiducia". Fernandez deluso: "Mentalmente c’eravamo, ma tecnicamente no".

Il Milan festeggia il gol di Zlatan Ibrahimović
Il Milan festeggia il gol di Zlatan Ibrahimović ©Getty Images

L’aC Milan guidato da Massimiliano Allegri vince 2-0 in casa dell’AJ Auxerre e si qualifica agli ottavi di finale di UEFA Champions League. I Rossoneri sono ormai sicuri del secondo posto nel Gruppo G. Il punteggio è stato sbloccato da Zlatan Ibrahimović al 64’. Jean Fernandez, tecnico dei francesi, deve ora puntare al terzo posto per soffiare all’AFC Ajax il ripescaggio in UEFA Europa League.

Massimiliano Allegri, tecnico del Milan
Torniamo a Milano più forti, perché vincere e qualificarsi con una giornata di anticipo in un girone difficile come il nostro rappresenta una vera e propria iniezione di fiducia. Sono molto soddisfatto del fatto che abbiamo mantenuto la porta inviolata per la terza partita di fila. Non abbiamo concesso grandi occasioni, ma ne abbiamo create di importanti. Ibrahimović ha sfruttato al meglio la sua. Dal punto di vista della condizione fisica stiamo meglio adesso che a inizio stagione. I giocatori mi conoscono meglio e sono pronti a sacrificarsi per il bene della squadra. Cosa succederebbe se rimanessimo senza Zlatan ora che Pato e Inzaghi sono infortunati? Perderemmo peso in attacco, ma abbiamo anche Ronaldinho e Robinho che possono fare bene.

Jean Fernandez, tecnico dell’Auxerre
Per un'ora abbiamo visto un buon Auxerre. Non abbiamo rimpianti, soprattutto per il secondo tempo. Avverto la delusione dei miei giocatori. Avevano ancora delle speranze nell'intervallo. Abbiamo giocato bene nel primo tempo ma abbiamo avuto difficoltà a concludere. Dopo il primo tempo, eravamo ancora convinti di potercela fare e abbiamo cominciato bene anche nella ripresa, benché il Milan mantenesse un maggiore possesso di palla. Il [primo] gol ci ha tagliato le gambe. Mentalmente c’eravamo, ma tecnicamente non siamo stati all’altezza, con troppi tiri fuori dallo specchio della porta e molti cross calibrati male.

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