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Il Werder si affida alla stella di Marin

Malgrado le difficoltà della squadra di Schaaf nel Gruppo A, il giovane nazionale tedesco si sta mettendo in grande evidenza sul palcoscenico europeo e spera di essere protagonista anche nel 2011.

Il Werder si affida alla stella di Marin
Il Werder si affida alla stella di Marin ©Getty Images

Marko Marin si sta godendo la sua prima stagione in UEFA Champions League con l'SV Werder Bremen e spera che la formazione tedesca riesca a uscire indenne dal Gruppo A per allungarla oltre il 2010.

L'inizio del Werder non è stato brillante: due pareggi in rimonta a cavallo della pesante sconfitta per 4-0 contro i campioni d'Europa dell'FC Internazionale Milano. Marin sa che la sfida casalinga di martedì contro l'FC Twente sarà una partita assolutamente da vincere.

"Se non vinciamo, sarà tutto più difficile – ha spiegato Marin, 21 anni, a UEFA.com -. Ma è un'ipotesi a cui non dobbiamo pensare. Abbiamo il vantaggio di giocare davanti al nostro pubblico e abbiamo qualità sufficienti per battere il Twente”.

Il centrocampista è arrivato a Brema proveniente dal VfL Borussia Mönchengladbach nel 2009, ed è già un pilastro della squadra di Thomas Schaaf. Il terzo posto dello scorso campionato ha permesso al Werder di tornare sul palcoscenico europeo più prestigioso, non dopo un sofferto spareggio contro l'UC Sampdoria.

Per Marin è già la realizzazione di un sogno. "Giocare la Champions League è il sogno di tutti. Un risultato che abbiamo raggiunto grazie al terzo posto in campionato e a un gol in extremis a Genova in uno spareggio batticuore”.

La prima partita di Marin nella fase a gironi è stata memorabile. Sotto 2-0 dopo appena 18 minuti contro la matricola Tottenham Hotspur, il Werder è riuscito a raddrizzare la partita, con Marin autore di un gran gol del pareggio. "Ho provato una grande emozione al momento del gol. Spero che la squadra vinca anche le prossime partite della fase a gironi per continuare a provarle anche l'anno prossimo”.

Il nazionale tedesco è felice di potersi misurare contro le migliori squadre d'Europa. "C'è una differenza significativa in termini di qualità e di velocità. Potersi misurare contro il meglio è utile e divertente”.

Dopo la cessione di Diego nel 2009, il Werder ha perso in estate un altro giocatore di qualità,  Mesut Özil, passato al Real Madrid CF. Molti giudicano Marin in grado di sostituire Özil, ma il nazionale tedesco preferisce sottolineare come la squadra stia gestendo la sua partenza per “cercare di raccogliere successi senza di lui”.

Nel frattempo, Marin, che ha avuto Dejan Savićević e "lo straordinario Mehmet Scholl" come idoli dell'infanzia, punta a crescere sotto la guida di Schaaf. "E' un personaggio speciale. E' nota la sua capacità di inserire nuovi talenti, e questo è molto importante per la mia crescita”. Marin considera Schaaf “il simbolo del Werder", ma il tecnico spera che la sua giovane stella brilli sempre di più per aiutare la squadra a lasciare il segno in Europa.

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