Il condottiero torna a Stamford Bridge
giovedì 23 settembre 2010
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Il tecnico del Marsiglia Didier Deschamps è felice di tornare da avversario nello stadio in cui ha giocato per una stagione e parla da leader in vista della sfida contro il Chelsea.
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Didier Deschamps ha dichiarato a UEFA.com che sarà un “grande piacere” tornare a Stamford Bridge con l'Olympique de Marseille. La sfida di UEFA Champions League contro il Chelsea FC si preannuncia ardua per il 41enne tecnico francese.
L'ex condottiero di centrocampo conserva ottimi ricordi dell'unica stagione trascorsa con il Chelsea, culminata con la conquista della Coppa d'Inghilterra 1999/2000 da parte della squadra di Gianluca Vialli. "Sarà un enorme piacere tornare a Stamford Bridge”, ha confermato Deschamps a UEFA.com.
"Nonostante i lavori di ristrutturazione e ampliamento cui è stato sottoposto, lo stadio ha mantenuto quel suo ambiente incredibile. Gli stadi inglesi hanno un'atmsfera speciale, sempre pieni e con le famiglie in tribuna. Il Chelsea vanta una rosa con una ventina di nazionali, il che offre molte possibilità di scelta in caso di assenze per infortunio o squalifica”.
Avendo conquistato il titolo più ambito due volte, con il Marsiglia nel 1993 e con la Juventus tre anni più tardi, Deschamps comprende perfettamente il desiderio ardente della sua ex squadra di diventare campione d'Europa. "La Champions League è senza ombra di dubbio il torneo più bello. Il Chelsea è tra le quattro-cinque squadre con l'ambizione legittima di vincerlo. Il Chelsea ha vinto il campionato lo scorso anno e sta di nuovo facendo molto bene. Conosco bene il suo allenatore [Carlo Ancelotti]. E' stato mio allenatore per sei mesi alla Juventus, ma lo avevo già affrontato diverse volte da avversario in campo. Apprezzo il suo calcio e sarà un piacere rivedere anche Carlo”.
Messi da parte i buoni sentimenti, Deschamps è atteso da un compito molto arduo. La sconfitta in casa contro l'FC Spartak Moskva alla prima giornata è un segnale preoccupante per il Marsiglia. I translpini hanno esordito perdendo in casa anche nelle ultime due edizioni della UEFA Champions League, mancando in entrambe le occasioni l'accesso agli ottavi di finale. Inoltre, un bilancio di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, con 11 gol incassati nelle prime sei giornate di campionato, impongono un intervento del capitano diventato generale delle sue truppe.
"Essere leader è una dote naturale con la quale si nasce. Ci si può lavorare, ma in uno sport di squadra il leader viene riconosciuto come tale da chi lo circonda. Non ci si sveglia una mattina dicendo: 'Ok! Domani divento leader e capitano".
In ogni caso, il passaggio di Deschamps da giocatore a allenatore è stato naturale, anche se più veloce di quanto ci si potesse aspettare. "Ho solo avuto tre giorni di vacanza tra quando mi sono ritirato come giocatore [al Valencia CF] e quando sono diventato allenatore [all'AS Monaco FC]. I miei ex compagni e i miei ex allenatori vedevano in me un tecnico, ma non ero consapevole di avere quelle qualità".