2006/07 AC Milan - Manchester United FC 3-0: Cronaca
domenica 1 agosto 2010
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"La prestazione che abbiamo offerto nel primo tempo è il sogno di ogni allenatore. Siamo stati perfetti". Carlo Ancelotti
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Cinico, concreto e dinamico. L'AC Milan ribalta la sconfitta 3-2 patita all'andata sul campo del Manchester United FC imponendosi 3-0 a San Siro e staccando il biglietto per la seconda finale in tre anni contro il Liverpool FC.
Lo United aveva perso 2-1 l'andata dei quarti contro l'AS Roma, ma al ritorno aveva spazzato via i Giallorossi con un perentorio 7-1 all'Old Trafford. I Red Devils non riescono a offrire il bis contro i Rossoneri di Carlo Ancelotti e a Milano si limitano a fare da spettatori allo strapotere milanista.
Il Milan mette subito le cose in chiaro: Kaká, autore di due gol all'andata, sale nuovamente in cattedra. Il brasiliano salta subito Nemanja Vidić – tornato al centro della difesa inglese dopo più di un mese di assenza – e lascia partire un tiro-cross che si spegne di poco fuori bersaglio.
Tocca poi a Clarence Seedorf testare i riflessi del connazionale Edwin van der Sar, prima che il Milan trovi il vantaggio all'11'. E' proprio l'olandese ad avventarsi su un lungo lancio e a servire Kaká con un intelligente retropassaggio di testa: il brasiliano lascia rimbalzare il pallone una volta, quindi lo spedisce nell'angolino più lontano.
Da assistman, Seedorf si trasforma in realizzatore in occasione del raddoppio rossonero, andando a segno alla mezz'ora con una conclusione dal limite. La conclusione dell'olandese è letale, ma erano stati un passaggio errato di Gabriel Heinze e uno scivolone di Vidić a fornire ad Andrea Pirlo l'occasione per confezionare l'assist del 2-0.
Il Milan non rischia praticamente nulla, magistralmente orchestrato a centrocampo e in copertura da Massimo Ambrosini. E proprio dai piedi del mediano, a 12' dal fischio finale nasce l'azione che porterà al 3-0.
Con un delizioso filtrante, Ambrosini pesca Alberto Gilardino in mezzo alla difesa inglese, il bomber avanza, si coordina e batte Van der Sar con un tocco vellutato. Un gol di rara eleganza che chiude definitivamente una sfida che non era mai davvero cominciata.