McGovern ricorda il bis di Clough
mercoledì 19 maggio 2010
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La serie dedicata alla precedenti finale disputate al Santiago Bernabéu si conclude con i ricordi del capitano del Nottingham Forest contro l’Amburgo.
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La serie dedicata alla precedenti finali disputate al Santiago Bernabéu si conclude con l’intervista di UEFA.com a John McGovern, capitano del Nottingham Forest FC nella finale di Coppa dei Campioni del 1980 vinta dagli inglesi 1-0 contro l’Hamburger SV.
Il club inglese allenato da Brian Clough arriva alla sfida come campione in carica, avendo battuto l’anno precedente il Malmö FF a Monaco, capitanato ancora da McGovern. A Madrid decide un gol nel primo tempo di John Robertson, che estende il dominio inglese sulla massima competizione europea per club.
John McGovern
"Il due volte Pallone d’Oro Kevin Keegan era il pericolo principale dell’Amburgo, ma non avrebbe avuto vita facile contro i nostri difensori centrali Larry Lloyd e Kenny Burns. Senza contare che fra i pali avevamo Peter Shilton, il miglior portiere inglese del momento. Sapevamo che giocando come sapevamo, aspetto sul quale il tecnico ci martellava in settimana, avemmo vinto”.
"Lo stadio era magnifico e ricordo che stavano costruendo il quarto anello, tanta era la richiesta di abbonamenti da parte dei tifosi del Real Madrid. In quei momenti si è orgogliosi di rappresentare il calcio inglese, ci si sente un po’ come degli ambasciatori”.
“Siamo partiti subito forte, sfruttando la classe di John Robertson largo a sinistra. La manovra era corale e avvolgente, da destra a sinistra. A un certo punto John Robertson salta verso l’interno il marcatore diretto, fa un uno-due con Gary Birtles e segna”.
"Keegan si innervosì un po’ nella ripresa per la marcatura stretta. Nonostante il dominio territoriale non riuscirono a trovare la giocata o il lampo di genio per pareggiare”.
"Clough era un sergente di ferro, ma neanche lui poté impedire il bagno di champagne negli spogliatoi. A un certo punto mi disse 'Mettiti subito l’abito e la cravatta, devi fare un’intervista’. E così vi furono foto dei ragazzi in accappatoio accanto a me in giacca e cravatta, e tutti a chiedersi 'Con la cravatta in un momento simile?'.
"Provai a giustificarmi dicendo 'Sto facendo un’intervista in veste di capitano’. Non c’era modo di fermare i fiumi di champagne, ma il mister insisteva: 'Rappresenti il calcio inglese, abbiamo vinto la Coppa dei Campioni. Potrai ubriacarti da qualche altra parte’”.
"Il loro terzino destro, Manni Kaltz, colpì la traversa con una cannonata e quasi la spezzò. Forse in quel momento loro si demoralizzarono e noi acquistammo ulteriore fiducia”.