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Van Gaal e Mourinho per la storia

Un posto in uno dei club per allenatori più esclusivi è in palio per chi vincerà la finale di UEFA Champions League: chi seguirà le orme di Happel e Hitzfeld vincendo il trofeo con due squadre diverse?

Van Gaal e Mourinho per la storia
Van Gaal e Mourinho per la storia ©Getty Images

Un posto in uno dei club per allenatori più esclusivi è in palio per chi vincerà la finale di UEFA Champions League: uno tra Louis van Gaal e José Mourinho seguirà infatti le orme di Ernst Happel e Ottmar Hitzfeld vincendo il trofeo con due squadre diverse.

Mourinho, l'allenatore dell'FC Internazionale Milano, vorrebbe fare il bis dopo la vittoria raccolta nel 2004 con l'FC Porto e ha detto a UEFA.com di sapere che entrerà nel club "prima o poi" anche nel caso in cui dovesse perdere contro l'FC Bayern München guidato da Van Gaal nella finale in programma al Santiago Bernabéu.

Mourinho è stato chiaro: "Prima o poi, entrerò a far parte del gruppo, perché sono ancora giovane per essere un allenatore. Spero di avere ancora 20 anni di carriera davanti a me, quindi prima o poi ce la farò. Certo preferirei farcela in un paio di settimane piuttosto che in un paio d'anni".

Mourinho, a 47 anni, diventerebbe l'allenatore più giovane a guidare un secondo club alla gloria europea – Happel aveva 57 anni e Hitzfeld 52. Van Gaal, di cui Mourinho è stato in passato assistente all'FC Barcelona, ha ora 58 primavere e bisogna tornare al 1995 per rivivere il suo primo successo in UEFA Champions League con l'AFC Ajax contro l'AC Milan.

Se Van Gaal vincesse, la distanza di 15 anni tra il primo e secondo successo sarebbe un record e supererebbe le 13 stagioni che hanno separato le vittorie della leggenda austriaca Happel. Lui vinse la prima Coppa dei Campioni con il Feyenoord, battendo in rimonta per 2-1 contro il Celtic FC nel 1970. Poi, dopo aver portato il Club Brugge KV alla finale del 1978 persa con il Liverpool FC, Happel trionfò di nuovo nel 1983 con il suo Hamburger SV a sorprendere la Juventus per 1-0.

Anche Hitzfeld ha vinto due finali intervallate da una sconfitta. Ma nel suo caso solo quattro anni hanno separato i suoi successi. Ha guidato il Borussia Dortmund alla vittoria nel 1997 battendo la Juventus per 3-1. Poi con il Bayern, Hitzfeld ha perso contro il Manchester United FC nel 1999 ma si è rifatto due anni dopo con la vittoria contro il Valencia CF ai rigori per 5-4 dopo il pareggio per 1-1.

Van Gaal, che ha perso una finale con l'Ajax nel 1996 contro la Juventus, vorrebbe dunque emulare le gesta di Hitzfeld, ora Ct della Svizzera, che parteciperà ai prossimi Mondiali FIFA in Sudafrica. Hitzfeld ha elogiato l'olandese – "ha fatto un lavoro super", ha detto di recente - anche se il suo approccio è sempre stato piuttosto differente. Hitzfeld era conosciuto come il ‘Gentleman' nel periodo alla guida del Bayern per le sue capacità diplomatiche con le stelle della squadra e l'introduzione di un turn-over che accontentasse tutti. Non proprio lo stile di Van Gaal che ha subito fatto capire a tutti chi fosse il 'capo' non appena arrivato a Monaco la scorsa estate.

Happel, invece, era una figura autoritaria quindi avrebbe forse apprezzato di più il carattere di Van Gaal e il modo in cui si è confrontato con Arjen Robben quando l'ala si è lamentata della sostituzione durante le semifinali contro l'Olympique Lyonnais. Happel avrebbe apprezzato anche l'istancabile lavoro dell'Inter di Mourinho che in dieci uomini ha dato tutto al Camp Nou – e in effetti una caratteristica delle sue squadre era la forza fisica, prodotto di lunghi allenamenti.

Happel era una persona dalle poche parole – qualcosa che non si direbbe né di Van Gaal né di Mourinho. Eppure lo ‘Special One' assicura che le motivazioni arrivano da altre cose. "Vorrei vincere con questi giocatori, con questo club e con questi tifosi", ha detto riferendosi a quello che sarebbe il primo successo in Coppa dei Campioni dell'Inter dopo 45 anni.

"Sarebbe una cosa diversa, per l'Inter vincere sarebbe qualcosa di completamente diverso rispetto a squadre come Bayern, Barcellona, Manchester United o Real Madrid, perché queste sono tutte squadre che hanno un altro tipo di storia. Vincere la moderna Champions League con l'Inter sarebbe straordinario, perciò sono concentrato soprattutto su questo e non sul fatto di essere o meno il terzo allenatore a entrare nella lista. Un giorno ci riuscirò e vorrei farlo subito, perché alleno l'Inter e questo club non vince il trofeo da troppo tempo".