Il segreto del successo, secondo Lucio
martedì 27 aprile 2010
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Non ci sono ricette improbabili dietro ai risultati stagionali dell'Inter in Europa secondo il difensore brasilano: a pagare sono il "lavoro di squadra" e le qualità di motivatore di José Mourinho che sono state "fondamentali".
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L'allenatore dell'FC Internazionale Milano José Mourinho ha sottolineato il fatto che il calcio non è uno sport individuale quando gli è stato chiesto come avrebbe fermato Lionel Messi prima della semifinale di andata di UEFA Champions League contro l'FC Barcelona, ma poter contare su un centrale come Lucio di certo aiuta.
Il brasiliano è stato fondamentale nella gara vinta dei nerazzurri per 3-1 a San Siro contro i campioni europei in carica, ma il 31enne ha preferito rimarcare il "lavoro di squadra", che ha tessuto la trama del successo della Beneamata.
"Messi è un giocatore molto importante per il Barcellona. Un giocatore di grandissima qualità", ha detto Lucio a UEFA.com. "Nell’andata siamo riusciti a contenerlo molto bene; ma non solo Messi, tutto l’attacco del Barcellona. Abbiamo difeso bene, e tutti hanno dato una mano, coprendo anche le posizioni dei compagni. Credo che questa sia stata la cosa fondamentale della nostra prestazione. E’ stato il lavoro di squadra a mantenere una buona linea difensiva, e a respingere gli attacchi di Messi e del Barcellona".
Messi è stato fermato dai centrali di difesa Lucio e Walter Samuel, ma anche il muro a centrocampo formato da Esteban Cambiasso e Thiago Motta si è dimostrato difficile da perforare quando l'argentino cercava spazio arretrando, mentre Javier Zanetti ha coperto gli spazi sulla fascia. E' stata quindi una prestazione di squadra, diversa al duello tra Lucio e Didier Drogba negli ottavi contro il Chelsea FC.
I più difficili da affrontare, secondo Lucio, sono stati proprio Drobga e Messi. "Sono questi: Drogba e Messi, che è un giocatore dotato di grande tecnica e velocità e che driblla bene. Loro sono i più difficili da affrontare. Sempre, quando hai di fronte attaccanti veloci, che hanno tecnica e sanno dribblare bene, sono loro gli avversari più impegnativi".
Parte del merito se il cammino europeo dell'Inter è arrivato a un passo dalla finale, va però all'allenatore. "Mourinho ci ha trasmesso calma e motivazione, e questo è stato davvero fondamentale", ha continuato il brasiliano. "La gente ci fa credere nei nostri sogni, nel fidarsi della squadra, e questo ha fatto la differenza nella vita quotidiana della competizione, ed è importante: l’allenatore passa la sua sicurezza ai giocatori."
La vittoria contro il Barcellona potrebbe essere il crocevia della stagione, secondo Lucio. "E’ stata una partita nella quale la nostra squadra ha avuto un grande atteggiamento, perché abbiamo iniziato andando sotto per 1-0 e poi siamo riusciti a segnare tre gol. E’ stata una vittoria importante che ci dà fiducia. Sappiamo che non è ancora finita, c’è un’altra partita da giocare, e sappiamo anche che sarà dura. Ma andremo lì con lo stesso spirito, la stessa volontà, e abbiamo decisamente una buona opportunità di raggiungere la finale.
"La reazione al loro vantaggio è stata incredibile, tutti sul campo erano concentrati. Stavamo giocando meglio del Barcellona anche quando hanno segnato, e abbiamo mantenuto la calma e continuato a lavorare. Tutti hanno dato il massimo, ed è stato cruciale, specialmente psicologicamente, reagire bene al gol.
"Abbiamo avuto bisogno di molta forza mentale, e anche di molta calma per riuscire a marcare bene, a fermare l’attacco del Barcellona, che non ha giocato abbastanza offensivamente per vincere l’andata. Ora dobbiamo avere ancora più forza, specialmente in difesa".
I segreti di Lucio non si fermano però solo alle questioni calcistiche. Ugualmente importante per il difensore è la sua religione – e non solo quello ma anche il rispetto e la stabilità nella sua vita dentro e fuori dal campo: "Credo ci voglia uno spirito di rispetto e amicizia, non solo sul campo ma nella vita quotidiana: ho una famiglia stabile, una moglie e dei bambini, e questo indubbiamente mi dà una stabilità che riesco a portare anche in campo. Mi dà più tranquillità e un buon equilibrio. Il che significa che riesco a lavorare e allenarmi bene ogni giorni. Quindi mi aiuta. E quando sei al lavoro, non importa che sia calcio o altro, devi sempre credere nelle cose migliori e avere speranza, e anche questo ha fatto la differenza nella nostra squadra".