Diego e Gabi, fratelli (senza) coltelli
lunedì 26 aprile 2010
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Gabriel e Diego Milito si sono anche azzuffati in campo in passato ma stavolta ci saranno solo "rispetto" e "bei ricordi" quando il Barcellona ospiterà l'Inter mercoledì sera al Camp Nou.
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Gabriel e Diego Milito sono venuti alle mani sul campo in passato ma hanno detto a UEFA.com che ci saranno solo "rispetto" e "bei ricordi" quando l'FC Barcelona ospiterà l'FC Internazionale Milano mercoledì cercando di recuperare dopo il 3-1 subito all'andata a San Siro.
"La partita ovviamente è importante per entrambi", ha detto Gabriel, che potrebbe partire titolare data l'assenza per squalifica di Carles Puyol. "Entrambi vogliamo vincere, ma la nostra relazione non cambierà certo per una partita di calcio. L'ho sembre visto solo come uno degli altri avversari quindi da quel punto di vista, quando la partita inizia, il nostro legame di sangue non esiste. E' bello giocare uno contro l'altro e in futuro sarà un bel ricordo".
I due hanno giocato insieme al Real Zaragoza tra il 2005 e il 2007 ma, come ha spiegato Diego, la loro relazione quando si sono trovati contro non è sempre stata così coridale. "Abbiamo giocato insieme molto spesso, e anche contro. E' sempre qualcosa di speciale.
"La partita che ricordo di più è in Argentina quando ci siamo affrontati in un derby e ci siamo azzuffati", ha ricordato Diego, che essendo attaccante potrebbe proprio trovarsi di fronte il fratello. "L'arbitro ha dovuto dividerci perché ci urlavamo cose terribili. In una partita del genere, comportarsi in modo infantile, era un po' come giocare a casa".
Anche se l'impeto giovanile si è affievolito le differenze rimangono. Gabriel fa i complimenti al fratello "rilassato" ma Diego è meno gentile: "Si arrabbia facilmente". Le differenze sono marcate anche tra i rispettivi club secondo Gabriel, che è tornato in azione solo a gennaio dopo oltre 20 mesi fuori a causa di un infortunio.
"Ci sono diversi modi di giocare", ha detto il 29enne. "La cosa importante è che ognuno creda nel proprio. Ci affrontiamo in semifinale di questa competizione importante e prestigiosa, vogliamo raggiungere [la finale] come lo vogliono loro".
Diego ha segnato 20 gol in Serie A in questa stagione con l'Inter e ha siglato anche quattro reti in UEFA Champions League, l'ultima delle quali è arrivata a San Siro la scorsa settimana coronando un'incredibile rimonta contro i campioni d'Europa in carica che erano passati in vantaggio nelle prime battute con Pedro Rodríguez.
I Nerazzurri sono i primi a fare tre gol alla squadra di Josep Guardiola in questa stagione e anche se difendere il vantaggio in Spagna sarà la prioprità, Diego crede che l'Inter non abbandonerà l'atteggiamento offensivo al Camp Nou. "Ci vuole molto lavoro per giocare con tre attaccanti ma ci troviamo bene così", ha spiegato. "Ci dà anche l'opportunità di cambiare il corso di una partita, ridurre il potenziale offensivo e rallentare [l'avversario]. Questa è la nostra forza".
A prescindere da chi passerà, a fine gara tutto tornerà nella giusta prospettiva. "Chi passerà riceverà sicuramente le congratulazioni dall'altro - ha detto Gabriel -. Abbiamo molto rispetto l'uno dell'altro e ancora di più adesso che la posta in palio è così alta. E' un passo verso la finale di Champions League che potrebbe rappresentare il massimo delle nostre carriere".