Missione Bernabéu per Sneijder
lunedì 19 aprile 2010
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Avrà anche giocato per due stagioni con il Real Madrid, ma l'olandese si augura che la gara più importante della sua carriera al Santiago Bernabéu sarà con la maglia dell'Inter: la finale di UEFA Champions League.
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Avrà anche giocato per due stagioni con il Real Madrid CF, ma Wesley Sneijder si augura che la gara più importante della sua carriera al Santiago Bernabéu sarà con la maglia dell'FC Internazionale Milano: la finale di UEFA Champions League in programma il 22 maggio.
Il centrocampista olandese sta accarezzando il sogno di tornare nella capitale spagnola da protagonista dopo aver lasciato le Merengues per l'Inter lo scorso agosto. "Sarebbe bello vincere la coppa proprio in quello stadio", ha ammesso Sneijder, trasferitosi a Milano dopo gli arrivi a Madrid di giocatori come Kakà e Cristiano Ronaldo.
"Inseguo questo sogno fin da quando sono arrivato all'Inter, proprio perché la finale si gioca al Bernabéu. Sogno di vincerla e di alzare al cielo la coppa. Mancano due partite per fare avverare il mio sogno e abbiamo il dovere di provarci, perché nulla è impossibile", ha aggiunto il nazionale olandese.
Le due gare in questione, però, vedranno i Nerazzurri impegnati contro la squadra più temuta d'Europa. L'Inter infatti, ospiterà l'FC Barcelona di Lionel Messi martedì a San Siro e renderà visita ai catalani il 28 aprile. "Messi? Si ne ho sentito parlare - ha scherzato il centrocampista 25enne -. Credo che in questo momento sia il più forte giocatore al mondo, ma sono convinto che si può fermare. Vedremo la prossima settimana".
Ma se l'Inter dovrà fare in modo di fermare Messi, il Barcellona farà bene a guardarsi dalle giocate di Sneijder. L'ex giocatore dell'AFC Ajax, infatti, ha contribuito con due reti e quattro assist al primo approdo in semifinale dell'Inter dal 1993. "Credo di essere un giocatore importante per questa squadra - ha ammesso l'olandese -. Mi auguro di essere decisivo anche nella fase calda della stagione, che comincia ora".
José Mourinho, del resto, non ha mai avuto dubbi sul potenziale di Snejder. Il tecnico portoghese lo ha spedito in campo il giorno dopo che l'Inter lo aveva acquistato in occasione del derby contro l'AC Milan dello scorso agosto, poi vinto 4-0. La stima tra i due è reciproca e l'olandese è convinto che Mourinho rappresenti un fattore-chiave per i nerazzurri in vista della semifinale contro il Barcellona. "E' un allenatore straordinario - ha spiegato -. Sa come gestire al meglio sia il gruppo che i singoli. Ecco perché questa semifinale non mi fa paura. Lui ci darà informazioni che nessun altro ci può dare. Questa è la sua forza".
Secondo Snejider, il punto di svolta della stagione nerazzurra in Europa è stata la doppia sfida degli ottavi contro il Chelsea FC, conclusasi con due successi per l'Inter. "Quei risultati ci hanno dato una nuova consapevolezza - ha ammesso il giocatore nato a Utrecht -. Battere una delle migliori squadre d'Europa rappresenta una bella iniezione di fiducia". Lo stesso Mourinho ha espresso un parere analogo dopo l'eliminazione del PFC CSKA Moskva nei quarti - quando un gol di Sneijder a Mosca ha consentito ai nerazzurri di replicare l'1-0 ottenuto a San Siro - parlando di nuova consapevolezza e maturità.
Ora l'Inter tenterà di centrare il suo sesto successo consecutivo in UEFA Champions League contro l'unica squadra in grado di sconfiggerla nella fase a gironi, ma Sneijder preferisce pensare al futuro piuttosto che ricordare il passato e il suo sguardo, inutile ribadirlo, è già puntato sulla finale.
Ricordando che non era "ancora nato" quando i nerazzurri conquistarono la loro seconda Coppa dei Campioni, nel 1965, l'olandese ha dichiarato: "L'Inter ha una gran voglia di vincere la Champions League e questo è un bene, perché si tratta di un grande club. Non so se riusciremo nell'impresa quest'anno, ma stiamo crescendo di giorno in giorno e sono sicuro che succederà presto. Adesso però siamo a un passo, proviamoci".