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Pandev esalta il gruppo Inter

Se Mourinho può schierare una squadra votata all'attacco, il merito va anche alle punte pronte a sacrificarsi in fase di copertura. Pandev: "Con il CSKA attacchiamo e difendiamo tutti insieme".

Pandev esalta il gruppo Inter
Pandev esalta il gruppo Inter ©Getty Images

Se José Mourinho si può spesso permettere il lusso di schierare il tridente con Wesley Sneijder alle spalle, gran merito va agli attaccanti, soprattutto quelli esterni come Goran Pandev e Samuel Eto'o, sempre pronti a sacrificarsi anche in fase di copertura. Il macedone ha parlato proprio di questa caratteristica alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League in casa del PFC CSKA Moskva quando l'Inter cercherà di completare la pratica dopo il successo per 1-0 di San Siro.

Non vuole sentir parlare di moduli, Pandev, arrivato a gennaio dalla S.S. Lazio. Per lui la chiave per il successo è un'altra. "Non so proprio se giocheremo con tre attaccanti - ha spiegato -. Quello che so di sicuro è che vogliamo vincere, e siamo pronti ad attaccare e difendere tutti insieme, perché vogliamo passare il turno e arrivare in semifinale ad ogni costo".

Non sta segnando con grande regolarità, soprattutto se paragonato ai suoi compagni di reparto. Finora sono tre i gol in campionato mentre in UEFA Champions League si deve ancora sbloccare. Al gol c'è andato davvero vicino la settimana scorsa nel finale della gara di andata quando ha saltato anche il portiere del CSKA dopo un bello scambio con Diego Milito. A sbarrargli la strada ha trovato però l'intervento alla disperata sulla linea di porta di Aleksei Berezutski.

"Quella di settimana scorsa è stata una gara difficile – ha ammesso Pandev -. Il CSKA Mosca è una buona squadra, ma noi a Milano abbiamo fatto una grande partita, anche se potevamo segnare più gol: speriamo di farli domani, sappiamo che sarà una gara altrettanto complicata".

Poi  a un giocatore sempre pronto a rincorrere il terzino avversario quando è necessario, si perdona anche la mancanza di lucidità sotto porta. Anche perché all’Inter non manca di certo chi la mette dentro. "Da quando sono arrivato,mi sono trovato benissimo. Sapevo già che questa era una grande squadra, ma siamo tutti anche molto uniti. Ora lottiamo su tre fronti e io sono felice, qui sto davvero benissimo".

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