I consigli d'oro di Gonzàlez
mercoledì 17 marzo 2010
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E' stato il cileno a convincere il giapponese Keisuke Honda a battere il calcio di punizione che ha affondato il Siviglia e ha regalato al CSKA Mosca i quarti di finale.
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Malgrado la vittoria del PFC CSKA Moskva sul Sevilla FC sia dovuta in gran parte alla tattica, al dinamismo e alla freddezza in fase di rifinitura, la formazione russa esordirà al sorteggio dei quarti di finale di UEFA Champions League di venerdì anche grazie a un po' di fortuna.
Fino al 10' del secondo tempo, le squadre si trovavano in perfetta parità, quando Keisuke Honda ha battuto un potente calcio di punizione e realizzato il gol decisivo. Solo qualche secondo prima, però, il giocatore stava per cedere la battuta al difensore Sergei Ignashevich.
Il giapponese è passato al CSKA dal VVV Venlo durante il mercato invernale ma non era ancora riuscito a conquistarsi un posto nel cuore dei tifosi. Tuttavia, il cileno Mark Gonzàlez gli ha suggerito di tirare, una decisione che si è rivelata spettacolarmente corretta.
"In realtà Honda non voleva tirare - commenta Gonzàlez a UEFA.com con un sorriso -. Pensava che toccasse a Ignashevich, ma gli ho detto di calciare perché ha veramente un buon tiro. Per fortuna sono riuscito a convincerlo, ma anche io ero incredulo quando la palla è entrata".
"Sapevamo già dalla scorsa partita che sarebbe stato difficile. È stato importante scendere in campo senza pressione o ansia, in modo da rimanere concentrati sui nostri piani di gioco".
I piani prevedevano un gioco in velocità e in contropiede, come testimonia il primo gol ispirato da Honda e realizzato da Tomáš Necid. "Anche se il Sevilla ha iniziato bene e poteva segnare, sentivo che più avanti la gara sarebbe stata nostra - prosegue Gonzàlez -. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con nuovi stimoli, perché sapevamo quanto sarebbe stato importante un secondo gol. Dopo averlo segnato abbiamo dominato".
Honda non esita a scagionare il portiere Andrés Palop, apparentemente responsabile del secondo gol: "Non immaginavo di segnare perché credevo che parasse, ma la palla era un po' bagnata e forse lo ha sorpreso. Forse ho avuto un po' di fortuna, ma un gol è un gol. Trasferirmi al CSKA è stato un rischio, perché ogni trasferimento lo è, ma penso di aver fatto la scelta giusta".
L'ultima parola spetta al combattivo Gonzàlez, che venerdì spera di incontrare gli antichi rivali: "Da ex del Liverpool, mi piacerebbe che fossimo sorteggiati contro il Manchester United. Il CSKA lo ha affrontato nella fase a gironi, ma io non giocato per un infortunio. Sarebbe bello ritrovarlo perché ci sarebbero sicuramente due partite spettacolari".