Busquets ha un chiodo fisso

C'è solo una cosa nella mente del centrocampista dell'FC Barcelona Sergio Busquets, ed è quella di raggiungere la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva – da giocare nello stadio dove i rivali del Real Madrid CF sono di casa.

Il 21enne lo scorso anno era alla prima stagione completa con la prima squadra e ha giocato dal primo minuto la finale vinta per 2-0 contro il Manchester United FC a Roma - ha quindi emulato il padre Carles che nel 1992 ha vinto la Coppa dei Campioni. Solo altre due coppie di padre e figlio possono dire di aver fatto la stessa cosa. Per permettere a Busquets junior di vincere di nuovo, il Barcellona dovrà eliminare il VfB Stuttgart che ha pareggiato per 1-1 la gara di andata giocata in Germania.

"Raggiungere la finale al Santiago Bernabéu è come un sogno, ma prima abbiamo una partita contro un avversario ostico", ha detto il nazionale spagnolo. "E' una partita dura e comunque ogni gara fa storia a sé; non ci sono squadre semplici da affrontare agli ottavi e dovremo stare attenti allo Stoccarda".

In effetti, il Barcellona ha faticato in Germania prima che Zlatan Ibrahimović trovasse il pareggio. "Abbiamo imparato una lezione importante l'altra volta perché non siamo stati abbastanza precisi nel primo tempo", ha ammesso Busquets. "Dobbiamo giocare per vincere, siamo in casa e avremo il nostro pubblico che ci sosterrà, dobbiamo mantenere la nostra identità. Siamo i campioni in carica, dobbiamo restare uniti e mettere pressione in attacco".

Il Barcellona ha dimostrato di saperlo fare nel secondo tempo della gara giocata domenica contro il Valencia CF, permettendo a Lionel Messi di siglare la tripletta che ha regalato la vittoria per 3-0 ai Blaugrana, ora al vertice della Liga spagnola insieme al Real. "Lo spogliatoio è su di morale, felice dopo la vittoria contro il Valencia in campionato", ha detto Busquets. "Il secondo tempo contro il Valencia è stato buono e ci ha aiutato a rientrare in una dinamica positiva".