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A Prandelli resta l'orgoglio

Dopo la sconfitta contro il Bayern, l'allenatore della Fiorentina si congratula con i suoi giocatori: "Ho fatto loro i complimenti sinceri". Per Van Gaal la sua squadra deve "migliorare".

A Prandelli resta l'orgoglio
A Prandelli resta l'orgoglio ©UEFA.com

Cesare Prandelli è orgoglioso della sua ACF Fiorentina, uscita dopo una grande prestazione e pur avendo vinto sei partite su otto in UEFA Champions League. Il tecnico dell'FC Bayern München Louis van Gaal ha detto alla sua squadra che "tanti errori non saranno ammessi nei quarti".

Cesare Prandelli, allenatore Fiorentina
Quando abbiamo iniziato questa avventura abbiamo fatto cose straordinarie, se questi sono lo spirito e la voglia di affrontare le grandi squadre noi possiamo uscire a testa alta sempre. Ci siamo confrontati come volevamo con decisione, coraggio, voglia di essere squadra.

Noi sul vantaggio doppio dovevamo mantenere più la palla e dare più equilibrio. La differenza a grandi livelli la fanno i giocatori con grande qualità e lucidità. Adesso si riparte sperando di recuperare più giocatori possibili altrimenti sarebbe un problema. Ho fatto i complimenti sinceri ai giocatori. Mi sento orgoglioso di aver vinto sei partite su otto in Champions.

Louis van Gaal, allenatore Bayern
Con queste condizioni [di forte vento] abbiamo giocato un buon calcio, ma abbiamo fatto troppi errori individuali, specialmente in difesa. Non era facile per noi con questo tempo, ma non è stato facile nemmeno per la Fiorentina. Avremmo dovuto sfruttare meglio gli spazi negli ultimi dieci minuti e davvero, abbiamo fatto meglio di quanto non suggerisca la sconfitta per 3-2. Ma abbiamo fatto troppi errori individuali, che ci hanno reso la vita difficile.

Franck Ribéry ha giocato molto bene nella ripresa ma sul secondo gol non ha marcato il suo avversario. Ha lasciato il segno sulla qualificazione con l'assist del nostro primo gol. Ma oggi abbiamo anche visto quello che ancora ci manca. Dobbiamo migliorare. Possiamo dominare, ma non lo abbiamo fatto nei 90 minuti di oggi, come avremmo dovuto. Ma ci siamo qualificati, e alla fine è quello che conta.