Bastos spinge il Lione
giovedì 4 marzo 2010
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Per il brasiliano del Lione la sfida di Madrid, che lui salterà per un problema muscolare, sarà un ostacolo arduo da superare, ma sa che la sua squadra dà sempre il massimo nelle grandi occasioni.
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Quando il mancino Michel Bastos ha esordito nel Brasile a novembre, molti lo hanno subito paragonato a Roberto Carlos. Coincidenza vuole che, per emulare il suo connazionale e vincere la UEFA Champions League, il suo Olympique Lyonnais dovrà battere proprio il Real Madrid CF mercoledì prossimo.
Il Lione è in vantaggio per 1-0 dopo la gara d'andata grazie alla rete di Jean II Makoun. La formazione transalpina ha avuto fortune alterne nel 2009/10, ma in questa stagione ha già eliminato il Liverpool FC. Bastos è sostanzialmente d'accordo con Karim Benzema, il quale crede che la sua ex squadra giochi meglio contro le avversarie più blasonate.
"Dall'inizio della stagione abbiamo giocato bene contro le squadre più forti, mentre contro le più piccole a volte fatichiamo - spiega Bastos, che a Madrid marcherà visita per un infortunio muscolare, a UEFA.com -. Sono d'accordo con Karim, perché il Lione ha giocatori di talento che emergono nei momenti più difficili". Tuttavia, il brasiliano non ha dubbi che il Real spingerà ulteriormente sull'acceleratore: "Davanti al loro pubblico potrebbe essere tutta un'altra storia. Sappiamo che vorranno fare bene, così come è capitato a noi all'andata".
Detto questo, il giocatore non ha paura del Bernabéu: "Quando sento i tifosi che gridano mi ripeto che lo stanno facendo per me, quindi ho motivazioni in più - commenta Bastos -. Penso che giocare in stadi come questi sia fantastico. È una grande opportunità, anche se sappiamo che ci saranno 70-80 mila tifosi. In campo, però, tutti hanno due gambe e più o meno le stesse capacità, quindi è lì che si decide tutto".
Nonostante le "due gambe" come tutti gli altri, Bastos teme particolarmente un avversario: "Attualmente non sono in molti a parlare di lui, ma è un giocatore che incontro in nazionale: si tratta di Kaká - aggiunge -. Mi ha sempre colpito fin da quando era al Milan. Ora lo criticano, ma è un giocatore che apprezzo molto, sia per le qualità fisiche che per quelle di gioco, e poi lavora molto per la squadra. Non ho detto lui solo perché è brasiliano, ma perché mi piace molto il suo modo di giocare".
Bastos, naturalmente, spera di essere a fianco di Kaká in Coppa del Mondo FIFA quest'estate e non dimentica l'emozione dell'esordio contro l'Oman a novembre: "È quasi impossibile da descrivere - conclude -. Ho lavorato molto e fin da quando avevo 13 anni sognavo di diventare professionista e di giocare nel Brasile. Ora ce l'ho fatta".