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La Fiorentina cade solo nel finale

FC Bayern München - ACF Fiorentina 2-1
Grande prestazione dei viola, ad un passo dall’ottenere un prezioso pareggio in casa del Bayern, ma nel finale segna Klose.

La Fiorentina cade solo nel finale
La Fiorentina cade solo nel finale ©UEFA.com

Non basta una grande ACF Fiorentina: neppure parenti di quella squadra in grande difficoltà in Serie A, i viola sono stati ad un passo dall’ottenere un prezioso pareggio in casa del FC Bayern München nell’andata degli ottavi di finale della UEFA Champions League. All’Allianz Arena, però, il carattere degli uomini di Cesare Prandelli non è servito: la rimonta firmata Per Krøldrup dopo il rigore trasformato da Arjen Robben è stata vanificata dal gol nel finale di Miroslav Klose.

Prandelli, che nell’anticipo di sabato in campionato contro la UC Sampdoria ha perso Alessandro Gamberini e Mario Santana per infortunio, schiera Cesare Natali al centro della difesa. Dietro ad Alberto Gilardino, ci sono Marco Marchionni e Stevan Jovetić, con il peruviano Juan Vargas incaricato di fare la fase offensiva sulla fascia sinistra. Esordio in Champions per l’argentino Mario Bolatti. Nel Bayern, Van Gaal punta tutto sulla velocità di Arjen Robben e Franck Ribery, con la coppia d’attacco formata da Mario Gómez e Patrick Müller.

L’avvio è all’insegna del grande ritmo: la difesa del Bayern Monaco, all’ 8’, rischia grosso: Daniel Van Buyten e Hans-Jörg Butt non si intendono, ma la retroguardia bavarese riesce a salvarsi in corner. Il Bayern si rende pericoloso al 13’ quando Gómez, lanciato in profondità sulla destra, prova ad impensierire Sébastien Frey: bravo il portiere francese a chiudere lo specchio.

L’atteggiamento della Fiorentina si fa apprezzare per volontà e dedizione ad occupare gli spazi nella metà campo del Bayern che lascia giocare e concede metri alla velocità di Vargas e alle idee di Jovetić. Il primo vero sussulto della formazione viola arriva al 17’: sugli sviluppi di un calcio di punizione di Vargas, Natali prova il tap in sul secondo palo, con il pallone che si perde di poco a lato. Tre minuti dopo, altra risposta attenta di Frey sul sinistro da fuori di Ribery.

Per il resto, tanta sostanza in mezzo al campo, con i centrocampisti viola che fanno muro, e tanta imprecisione nelle occasioni che scaturiscono da un primo tempo che vive di fiammate. Non trovano la porta il colpo di testa di Martin Demichelis sugli sviluppi di un calcio d’angolo e un sinistro dal limite di Riccardo Montolivo. Al 41’ serpentina di Robben che serve Müller, ma il tentativo di conclusione del giovane attaccante viene ostacolato dai difensori viola.

Proprio al termine dei due minuti di recupero, la svolta: Robben vede l’inserimento di Ribery dietro la difesa della Fiorentina. Per Krøldrup non può far altro che atterrare il francese: Gómez conclude in rete, ma l’arbitro norvegese Tom Henning Ovrebo aveva già assegnato il calcio di rigore. Poco male per il Bayern, che rimanda l’appuntamento con il vantaggio solo di qualche secondo: Robben spiazza Frey e fa esplodere l’Allianz Arena, vanificando l’ottimo primo tempo della formazione toscana.

Nella ripresa, Van Gaal fa esordire in Champions League Diego Contento, tedesco ma nato da genitori italiani, al posto di Van Buyten. Il secondo tempo si apre nel migliore dei modi per la Fiorentina che, al 5’, trova il meritato pareggio: su angolo di Marchionni, l’ assist con il ginocchio di Jovetić libera al tiro proprio Krøldrup, che trafigge Butt per la gioia dei seimila tifosi giunti dall’Italia. Il Bayern non ci sta e, trascinato da un grande Robben, torna alla carica: l’ex giocatore di Chelsea FC e Real Madrid CF, al quarto d’ora, conclude di poco a lato.

Nel Bayern entrano anche Ivica Olić e Miroslav Klose al posto di Müller e Gómez, per quella che è una rivoluzione dell’attacco tedesco. Il croato non spaventa Frey mentre, al 25’, Marchionni chiama Butt alla parata a terra. A complicare i piani di Prandelli ci si mette l’espulsione di Gobbi alla mezz’ora, punito con il rosso da Ovrebo per una gomitata ai danni di Robben. Il tecnico di Orzinuovi rimedia con Felipe al posto di Jovetić. La Fiorentina non rischia nulla fino al 43’: il destro di Klose finisce alle stelle ma, un minuto dopo, arriva il gol partita. Lo stesso Klose insacca di testa dalla corta distanza su passaggio, sempre di testa, di Olić. Un gol che costa la partita ai viola: al “Franchi”, il 9 marzo, servità solo vincere.

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