La Fiorentina sorprende Prandelli
mercoledì 9 dicembre 2009
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Dopo più di otto anni, una squadra italiana è tornata a vincere in casa del Liverpool. Il tecnico Viola: “Non me l’aspettavo”. Gilardino raggiunge Batistuta.
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Otto anni e mezzo dopo quel 22 febbraio 2001, una squadra italiana è riuscita a vincere nella città dei Beatles: l’ultima a sbancare Anfield Road fu la AS Roma, che però non riuscì a qualificarsi per il turno successivo dell’allora Coppa UEFA. L’ACF Fiorentina ha fatto di più: vittoria (a conti fatti l’unico risultato che avrebbe favorito i viola) e primo posto nel Gruppo E di UEFA Champions League. Non ci crede neppure Cesare Prandelli: "Non me l’aspettavo, ma quando la squadra sta bene e ha già ottenuto il massimo, scende il campo con molta più tranquillità. Abbiamo sofferto il giusto e cercato sempre di andare a far gol".
Voglia di vincere
Paradossalmente, la Fiorentina ha giocato meglio nel primo tempo, chiuso con il vantaggio-beffa di Yossi Benayoun: "Ripartivamo bene, ed abbiamo creato problemi alla costruzione del gioco del Liverpool, mentre nel secondo tempo abbiamo avuto quasi paura ad alzare la linea difensiva. E’ rimasta la voglia di vincere la partita, un aspetto che ci ha premiati".
“Tanti sacrifici”
Gli elogi per i Viola, dopo una partita giocata con tale autorità, si sprecano. Prandelli, stavolta, non si nasconde: "Ho fatto i complimenti ai ragazzi, perché quando fai tanti sacrifici è giusto gioire. Mancavano tanti giocatori, ma la squadra non ha cambiato identità, segno che i ragazzi lavorano con convinzione. Ora ci godiamo questi due mesi e ci concentriamo sul campionato”.
Dieci e lode
Corsi e ricorsi storici: nel 2001, in quella Roma ultima italiana a vincere a Liverpool, giocava un certo Gabriel Omar Batistuta che, con la maglia della Fiorentina, si è fermato a quota dieci gol in Champions League. Guarda caso, la quota raggiunta da Alberto Gilardino proprio nel feudo dei Reds. “Far gol al 93’ è una grande emozione – confessa l’attaccante -. Esultare davanti a 3.000 tifosi della Fiorentina è stato bellissimo. Abbiamo fatto una grande gara, e i nostri tifosi si meritano questa vittoria. Dopo tanti anni, c’è la consapevolezza che questo gruppo è cresciuto tantissimo: riuscire a venire qui ed imporre il nostro gioco è qualcosa di straordinario”.
Prima gioia
Se Gilardino ha segnato il decimo gol in Champions League, Martin Jørgensen a Liverpool ha trovato la prima gioia personale della stagione. “Far gol non mi capita spessissimo – ammette il danese -. Quando smetto, potrò ricordare questa serata. Abbiamo fatto una grande impresa, su un campo difficile e senza tanti giocatori importanti. Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto; non si sa come, ma ci siamo riusciti. Siamo un gruppo solido, e ci vuole anche un po’ di fortuna. Ma la squadra c’è sempre”.