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L'Inter è fedele

L’Inter targata Mourinho non tradisce mai i suoi tifosi a San Siro e nella serata della qualificazione agli ottavi la sconfitta di Torino è solo un ricordo sbiadito: “Non dobbiamo fermarci", ha detto Córdoba.

L'Inter è fedele
L'Inter è fedele ©Getty Images

E’ una squadra fedele quella nerazzurra a San Siro: l’FC Internazionale Milano targata José Mourinho non tradisce mai i suoi tifosi nello stadio di casa, e nella serata della tanto agognata qualificazione agli ottavi di UEFA Champions League grazie al 2-0 sull’FC Rubin Kazan, la sconfitta di Torino contro la Juventus sembra solo un ricordo sbiadito: “La Juve era già dimenticata dopo sabato, avevamo subito la testa al Rubin”, ha detto a fine gara Sulley Muntari. 

Poche parole
Il 2-1 rimediato all’Olimpico di Torino sabato aveva lasciato qualche strascico di nervosismo in casa nerazzurra, fastidio che probabilmente non si è esaurito con la vittoria contro i russi di mercoledì sera. Sono pochi gli interisti con la voglia di parlare nonostante la bella vittoria ma nel calcio, è evidente, conta una lingua diversa. Non quella fatta di parole, dove una sola lettera sbagliata crea innumerevoli equivoci, ma quella costruita pallone dopo pallone, gol dopo gol, e se vinci hai sempre ragione, le chiacchiere stanno a zero. Su quel terreno, l’Inter ha detto la sua. Il contraddittorio non è ammesso: Nerazzurri e FC Barcelona agli ottavi, Rubin in UEFA Europa League.

E' solo l'inizio
Per qualche minuto nel primo tempo i Nerazzurri sono stati virtualmente eliminati – data la momentanea vittoria dell’FC Dynamo Kyiv in casa contro i Blaugrana. Ci ha pensato Samuel Eto’o a dare una scossa, o meglio una svolta, al destino della sua squadra, quando al 31’ ha insaccato facendo esplodere San Siro nel giorno della sua festa. “Abbiamo affrontato la gara come una finale. Mourinho era molto contento”, ha detto Iván Córdoba, subentrato al posto dell’infortunato Walter Samuel nel primo tempo. “Abbiamo raggiunto un obiettivo e adesso non ci dobbiamo fermare, questa sera deve essere un punto di partenza per crescere ancora”.

'Maggiore convinzione'
Il presente interista è ora così piacevole che pensare al futuro dà quasi fastidio: “Sinceramente ora non si deve pensare ai possibili avversari, tanto per arrivare alla fine le grandi squadre vanno affrontate tutte, anche se questa partita ci ha dato qualcosa in più a livello di convinzione”, ha continuato il difensore, che ha riservato una carezza anche a Mario Balotelli, autore del secondo gol. “Con lui piano piano tutto si sistemerà. Il mister ha grande esperienza e Mario deve ascoltarlo ed esprimersi al meglio”.