Impresa ad Anfield, Fiorentina prima
mercoledì 9 dicembre 2009
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Liverpool FC - ACF Fiorentina 1-2
I Viola rimontano con Jørgensen e Gilardino, in gol al 93', e vanificano il vantaggio di Benayoun: la vittoria in casa del Liverpool vale il primato nel girone.
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I giochi erano fatti, ma l'ACF Fiorentina ha compiuto una grande impresa. I Viola erano già agli ottavi di UEFA Champions League e il Liverpool FC fuori, a sorpresa, dalla fase a eliminazione diretta. L’ultima gara del Gruppo E serviva soltanto per determinare la posizione degli uomini di Cesare Prandelli nella classifica del girone: vincendo 2-1 ad Anfield Road, la Fiorentina ha messo la ciliegina sulla torta su un cammino straordinario, finendo prima e mettendosi alle spalle anche l’Olympique Lyonnais. Una splendida prova, quella dei gigliati, capaci di rimontare nella ripresa grazie a Martin Jørgensen e Alberto Gilardino il vantaggio inglese di Yossi Benayoun.
Formazioni rimaneggiate
Rafael Benitez schiera titolare Alberto Aquilani e dà fiducia al giovane Stephen Darby sulla linea dei difensori: panchina per Fernando Torres, e 4-2-3-1 con l’olandese Dirk Kuyt terminale offensivo, supportato da Steven Gerrard, Emiliano Insua e Benayoun. Prandelli, che si presenta a questa sfida senza otto giocatori e con due portieri e due giovani della Primavera in panchina, avanza Lorenzo De Silvestri sulla linea dei tre dietro Gilardino, dove agiscono anche Mario Santana e Jørgensen.
Senza timori
L’avvio non regala particolari emozioni, complice anche una situazione di classifica già decisa in positivo (per i Viola) e in negativo (per i Reds, “retrocessi” in UEFA Europa League). Il primo pericolo per la porta di Diego Cavalieri scaturisce da un retropassaggio avventato di Daniel Agger sul quale si avventa Santana: provvidenziale l’uscita del portiere brasiliano. La manovra del Liverpool è lenta e prevedibile, ed i primi venti minuti di Sébastien Frey trascorrono nella più totale tranquillità. Anzi, sono gli ospiti a rendersi ancora pericolosi: combinazione tra Gianluca Comotto e Riccardo Montolivo sulla destra, cross del terzino e parata a terra senza problemi di Cavalieri.
Meglio la Fiorentina
La Fiorentina, libera da ogni pressione, non sembra risentire del fattore ambientale che, in stadi come Anfield Road, incide e non poco. Al 26’, Gilardino prova a far sponda per Jørgensen, con la conclusione del danese che finisce alle stelle. Ma è ancora la Fiorentina a creare le uniche occasioni degne di nota del primo tempo: sette minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dallo stesso Jørgensen, il colpo di testa di De Silvestri viene smanacciato oltre la traversa da Cavalieri, che salva anche sul destro di Montolivo su azione che nasce dall’ulteriore calcio d’angolo.
Liverpool avanti
Come un fulmine a ciel sereno, e senza rendere merito al primo tempo ben giocato dagli uomini di Prandelli, al 43’ il Liverpool si porta in vantaggio, al primo vero tiro in porta: calcio di punizione di Gerrard all’altezza del lato corto dell’area di rigore, e colpo di testa sul primo palo di Benayoun, che anticipa tutti e spedisce il pallone nell’angolo lontano, dove Frey non riesce a intervenire. Impagabile l’atteggiamento della Kop, che esulta e incita i Reds nonostante questa sia l’ultima apparizione in Champions, almeno per questa stagione.
Nessun cambio
Nella ripresa, il tema tattico della partita non si sposta di molto rispetto a quello dei primi 45’: la Fiorentina sfiora il pari al 2’ con Gilardino che, sul cross da destra di Comotto, prova a girare di testa verso la porta di Cavalieri, con il pallone che rimane sotto il corpo del portiere, che riesce a bloccare con qualche affanno. Il Liverpool risponde con un tentativo di Andrea Dossena, che trova soltanto l’esterno della rete. Al quarto d’ora, altro calcio di punizione tagliato di Gerrard, fotocopia di quello che ha portato al gol, ma nessuno riesce ad arrivare in tempo sul pallone.
Pareggio viola
Gli sforzi della Fiorentina vengono premiati al 17’, quando i Viola trovano il meritato pareggio: sulla verticalizzazione di Comotto, il velo di Santana fa giungere il pallone sui piedi di Gilardino. Il bomber, per una volta, si trasforma in uomo assist, vedendo con la coda dell’occhio l’inserimento di Jørgensen; diagonale di prima intenzione e palla in rete, proprio sotto lo spicchio di tifosi arrivati dalla Toscana. Benitez, per provare almeno a vincere la partita, si gioca la carta Torres, al posto di Kuyt.
Gila festeggia
L’ingresso del Niño sembra restituire fiducia al Liverpool, che si getta nella metà campo Viola per chiudere con una vittoria la fase a gironi: Gerrard, al 25’, calcia sull’esterno della rete, poi sul cross di Torres è Dossena a sfiorare soltanto il pallone di testa; infine, Frey si difende bene sul destro di Daniel Pacheco, entrato da pochi secondi al posto di Aquilani. Marchionni spaventa Cavalieri e, al 93’, Juan Vargas scende sulla corsia sinistra e pennella un pallone sul quale Gilardino è freddissimo nel fulminare Cavalieri. La festa è completa: al sorteggio di Nyon, la Fiorentina sarà testa di serie.