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La miniera d'oro di Deschamps

Avendo vinto due UEFA Champions League da giocatore e raggiunto la finale da allenatore, il tecnico dell'Olympique Marsiglia sa bene come arrivare lontano nella competizione più prestigiosa d'Europa.

La miniera d'oro di Deschamps
La miniera d'oro di Deschamps ©Getty Images

Avendo vinto la UEFA Champions League da giocatore con l'Olympique de Marseille e la Juventus e raggiunto la finale da allenatore con l'AS Monaco FC, Didier Deschamps sa esattamente quel che ci vuole per arrivare lontano nella competizione più prestigiosa d'Europa. Ora, la sua missione come allenatore dell'Olympique de Marseille è superare la fase a gironi, ma dopo la sconfitta per 2-1 contro l'AC Milan alla prima giornata, il prossimo impegno sarà la difficile trasferta sul campo del Real Madrid CF.

uefa.com: a Marsiglia sono arrivati 10 nuovi giocatori. Come sta prendendo forma la squadra?

Deschamps:
è una squadra giovane e ha bisogno di tempo per assestarsi. Ci sono stati anche imprevisti che hanno rallentato i nostri progressi, come la squalifica e l'infortunio di Lucho. Chiediamo sempre tempo ma non ne abbiamo mai, quindi dobbiamo subito fare risultati.

uefa.com: ha parlato di Lucho. Quanto valore in più darà al Marsiglia?

Deschamps:
molto, perché è dotato tecnicamente. Sarà il collegamento tra centrocampo e attacco, ma saranno importanti anche le sue rifiniture. Per esempio, negli ultimi anni ha segnato molto sui calci piazzati. Nonostante gli infortuni al Porto e qui, il suo talento è evidente. Ha solo bisogno di tempo.

uefa.com: la sua filosofia in panchina è uguale a quella che aveva in campo?

Deschamps:
sono due cose diverse, ma la mia carriera da giocatore mi ha aiutato molto. È un tesoro che mi serve in diverse situazioni, perché da giocatore posso dire di averle affrontate tutte. Quando giocavo mi facevo sempre domande, come 'Perché? Come? Qual è l'obiettivo?'. Da giocatore fai quel che ti dicono, mentre da allenatore, bisogna proporre e imporre. Questa è la principale differenza.

uefa.com: cosa pensa del Milan di quest'anno?

Deschamps:
Kaká se n'è andato, ma Pato, Boriello, Huntelaar, Seedorf, Ronaldinho, Pirlo e Nesta sono rimasti. Anche se ha perso un grande giocatore, il Milan sarà sempre ricco di talenti, ha una grande tradizione e molta esperienza.

uefa.com: cosa pensa degli acquisti del Real Madrid di Florentino Pérez?

Deschamps:
con un grande capitale a disposizione, ha acquistato i giocatori migliori. Ci sono campioni in ogni ruolo. Manuel Pellegrini avrà il difficile compito di farli giocare insieme, ma tanti di loro possono fare la differenza. Sarà dura affrontare il Real, tenendo conto che potrà solo migliorare.

uefa.com: la quarta avversaria del girone è l'FC Zürich. Cosa sa di questa squadra?

Deschamps:
non è facile giocare contro squadre come questa, perché provano sempre a superarsi. Sono le classiche mine vaganti. Dopo aver affrontato Milan e Real Madrid, dovremo fare sei punti contro lo Zurigo, ma sappiamo che sarà difficile.

uefa.com: la UEFA Champions League è cambiata leggermente e vede la partecipazione di più squadre che hanno vinto il campionato...

Deschamps:
è un bene. Ho giocato la Champions League quando solo le primi classificate potevano partecipare. Da un punto di vista etico, è giusto che possano partecipare le squadre campioni di tutti i paesi, anche dovendo superare le qualificazioni.

uefa.com: è stato allenato da Aimé Jacquet e Marcello Lippi. Chi l'ha influenzata maggiormente come allenatore?

Deschamps:
ho avuto allenatori bravi e meno bravi, ma ci sono sempre stati spunti positivi a cui ispirarsi. La cosa più importante è rimanere se stessi e avere la propria personalità.

uefa.com: quale consiglio darebbe a un allenatore a inizio carriera?

Deschamps:
avere umiltà e convinzione. Convinzione perché, se l'allenatore ha dubbi, è importante che i giocatori non se ne accorgano. Devono credere che il mister sia convinto di tutto quello che fa.

uefa.com: perché la UEFA Champions League è così speciale?

Deschamps:
è la migliore competizione, da sempre. È quella di cui si parla di più, con le squadre più forti e le partite più belle. A livello di club, non c'è niente di meglio. Puoi vincere il campionato o la coppa del tuo paese, ma la Champions League è l'equivalente della Coppa del Mondo con la nazionale.

Intervista rilasciata al Forum Allenatori UEFA Elite di Nyon.