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Buffon dei Miracoli

Per elogiare un portiere si dice che una sua parata vale un gol - nel caso dello juventino si va anche oltre tanto che Sculli si è sentito in dovere di precisare una cosa di solito scontata: "Non è imbattibile".

Buffon dei Miracoli
Buffon dei Miracoli ©Getty Images

Per elogiare un portiere spesso si dice che una sua parata ha avuto lo stesso valore di un gol: nel caso di Gianluigi Buffon, i suoi ‘miracoli' tra i pali si sono spinti anche oltre tanto che Giuseppe Sculli, che con il Genoa CFC sfiderà proprio lo juventino mercoledì, si è sentito in dovere di precisare una cosa che in condizioni normali sarebbe scontata: "Non è imbattibile".

'Numero uno'
Martedì scorso contro l'FC Girondins de Bordeaux il 31enne è riuscito a opporsi ai tentativi francesi e a regalare alla Juventus un pareggio interno per 1-1 fondamentale per affrontare la prossima sfida con l'FC Bayern München senza avere già l'obbligo di vincere. Non subire il secondo gol, in quel caso, ha avuto una valenza doppia: non solo il punto guadagnato, ma anche due punti negati a una squadra che fino all'ultimo contenderà ai Bianconeri un posto agli ottavi. Non sorprende infatti che a fine partita Claudio Marchisio lo abbia definito "il numero uno al mondo".

Alti e bassi
L'esperienza di Buffon lo porta però a tenere i piedi per terra, caratteristica comune a tutti i grandi. Se sei davvero un fenomeno, non hai bisogno di dirtelo da solo: "Ho giocato bene ma è da 15 anni che sono in queste condizioni; magari quando ho avuto degli infortuni ho faticato per quattro o cinque mesi", ha detto. "In quei momenti ho ricevuto molte critiche, ma dopo aver ricevuto tante critiche è ancora piu bello tornare a giocare bene. Oggi non era facile".

'Non voglio prendere tre gol'
Numero uno della Juventus, numero uno della Nazionale, Buffon ha vinto sei delle sette partite giocate nella nuova stagione e anche contro l'AS Livorno Calcio è stato decisivo, con le sue parate, per far ottenere alla Vecchia Signora tre punti e un record perfetto in campionato. A Buffon piacerebbe comunque non dover far sempre gli straordinari, e per questo ha voluto spronare la squadra "Non voglio prendere tre gol a Marassi", ha scritto sul suo sito ufficiale. "Il Genoa è una squadra molto forte soprattutto quando gioca in casa perché gioca in uno stadio fantastico e l'ambiente circostante potrebbe costituire un problema in più per noi, ma dovremo essere bravi a non farci intimidire dal calore della gente".

Stimoli
Quando gioca la Juve, indipendentemente dall'avversario, sembra insomma che ‘a portieri invertiti' il risultato sarebbe sempre diverso. Lo si è visto chiaramente contro il Livorno, contro il Bordeaux – ma lo si può intuire in qualsiasi occasione. E Buffon non è solo un giocatore chiave, ma è anche un leader, un uomo che non si esalta quando le cose vanno bene e non si deprime nei momenti meno fortunati. "'Non so se sono ancora il Buffon del Mondiale, questo è un bel periodo", ha detto. "Cos'è successo di speciale? Nulla, quando vieni da cinque o sei mesi in cui sei torturato da ogni tipo di dolorino, riacquisisci la voglia di giocare che prima non avevi a causa di uno stato di salute precario. E anche le critiche mi hanno fatto tanto piacere".