Musica per le orecchie del Milan
martedì 22 settembre 2009
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Considerando la predilezione rossonera per la UEFA Champions League, Leonardo ha fatto ascoltare ai suoi giocatori il famoso inno prima della sfida di campionato contro il Bologna. "L'Europa è nel nostro DNA".
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Se la forza di Sansone era nei capelli, quella dell’AC Milan sembra essere nell’inno della UEFA Champions League. Tanto che il famoso motivo è stato ascoltato dai rossoneri a San Siro anche prima dell’ultima partita di campionato.
Motivazioni
"L’abbiamo ascoltata negli spogliatoi prima della partita”, ha confidato l’allenatore Leonardo dopo il successo per 1-0 contro il Bologna FC. Una sola vittoria in campionato e il derby perso 4-0 contro l’FC Internazionale Milano avevano fatto temere il peggio per l'era post Carlo Ancelotti, Kaká e Paolo Maldini. Ma dopo il successo per 2-1 sul campo dell’ Olympique de Marseille in UEFA Champions League l’orizzonte rossonero va rischiarendosi.
Idea fissa
"Non so cosa ci succede quando ascoltiamo la musica della Champions League, dovremmo chiederlo a uno psicologo”, ha scherzato il vice presidente Adriano Galliani dopo il successo di Marsiglia. Nel 2007, per esempio, il Milan è diventato campione d’Europa pur stentando in campionato. E Leonardo ammette che il torneo è nel DNA del club: "È qualcosa che abbiamo dentro, iniziamo la stagione sempre con l’obiettivo di vincere il torneo. È quello che vogliono anche i nostri tifosi".
Ambizione immutata
Il Milan è sempre stato il portabandiera dell’Italia in Europa. È stato il primo club italiano a laurearsi campione d’Europa nel 1963; ha conquistato più titoli degli altri club messi insieme: sette; è l’unica squadra italiana ad avere iniziato l’attuale fase a gironi con una vittoria. Ma naturalmente la svolta non è dipesa soltanto dall'inno.
Il genio di Seedorf
La scelta di Leonardo di schierare Clarence Seedorf alle spalle delle punte al posto di Ronaldinho ha innescato quella scintilla creativa che finora era mancata. Inoltre, la presenza dell’ex Under 21 Ignazio Abate ha dato velocità sulla corsia di destra. Seedorf ha offerto gli assist dei due gol a Marsiglia e segnato il gol-partita contro il Bologna. Era prevedibile che il dopo-Ancelotti, Maldini e Kaká avrebbe richiesto del tempo, ma la squadra di Leonardo è competitiva e le ambizioni sono quelle di sempre.
'Cautela'
"È normale che se si scende in campo per vincere tutte le partite si spera di vincere anche la finale – ha spiegato il brasiliano -. Quest’anno ci sono stati diversi cambiamenti e conviene essere prudenti: sarà il campo a dire dove possiamo arrivare. L’importante è procedere un passo alla volta, con serenità”. Leonardo non sa ancora dove può arrivare questo Milan, ma è certo che è sulla strada giusta, specialmente adesso che ha trovato la colonna sonora della stagione.