A Sheva piace la grinta Dinamo
mercoledì 16 settembre 2009
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Pur avendo sprecato diverse occasioni contro il Rubin Kazan, l'ex attaccante del Milan apprezza la voglia di vincere della Dinamo Kiev dopo il 3-1 ai campioni di Russia: "Mi piace giocare in questa squadra".
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Pur avendo sprecato diverse occasioni nella prima gara di UEFA Champions League con l'FC Dynamo Kyiv dopo oltre dieci anni, per Andriy Shevchenko l'importante è aver battuto l'FC Rubin Kazan 3-1, vittoria che attribuisce alla grande forza di volontà della squadra.
I risultati innanzitutto
Con la maglia della Dynamo, che non indossava in Europa da aprile 1999, Shevchenko ha fallito una conclusione dalla corta distanza e si è visto neutralizzare un calcio di punizione da Christian Noboa, pur avendo messo lo zampino nella rete del 2-1 di Gérson Magrão. "Mi piace molto giocare in questa squadra, quindi l'importante è il risultato - spiega l'attaccante, 32 anni -. Se segno è bene, ma se non ci riesco non importa, purché la squadra vinca".
Punteggio massimo
Mentre FC Internazionale Milano e FC Barcelona pareggiavano 0-0 a San Siro, la Dynamo prendeva l'iniziativa nel Gruppo F per arrivare agli ottavi, traguardo mai più raggiunto dal 1998/99. "A dire il vero ero un po' nervoso perché l'ultima volta che ho giocato con la Dynamo in Champions League era 10 anni fa - ammette l'ex bomber dell'AC Milan -. Oggi era importante vincere perché il girone è molto difficile. Se vogliamo qualificarci dobbiamo fare il massimo dei punti in casa".
'Voglia di vincere'
A questo proposito, la Dynamo può fare affidamento su uno spirito molto combattivo, come dimostra la rimonta in 19 minuti con Ayila Yussuf, Magrão e Oleh Gusev dopo la rete ospite di Alejandro Domínguez al 25'. "Il Rubin ha difeso bene e ha segnato, mentre il nostro primo tempo è stato difficile - commenta Shevchenko -. Nel secondo abbiamo cambiato la partita, facendo più movimento a centrocampo e sfruttando le fasce. È stata questa la chiave, insieme alla nostra voglia di vincere".
Slancio
"Li abbiamo contrastati di più a metà campo, interrompendo le transizioni dalla difesa all'attacco - aggiunge -. I difensori e centrocampisti hanno pressato di più i loro uomini e ci hanno permesso di ripartire. Siamo migliorati molto nella ripresa, il Rubin cercava di difendere il vantaggio ma non è riuscito a fermarci quando abbiamo preso slancio. Poi abbiamo segnato due gol uno dietro l'altro e per loro non c'è stato più niente da fare. Abbiamo meritato la vittoria".