Re Inzaghi non lascia la corona
mercoledì 16 settembre 2009
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Non incanta le folle con numeri da giocoliere, ma le statistiche parlano per lui: doppietta a Marsiglia, tre punti al Milan - non sorprende che sia l'idolo dei tifosi: "Il segreto è divertirmi", ha detto.
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Quando ha sentito che Raúl González, attaccante che gli contende il primo posto nella classifica dei goleador nelle competizioni UEA per club, è andato a segno per il Real Madrid CF, Filippo Inzaghi deve aver preso in mano la calcolatrice e capito che era il caso di non fermarsi a un solo gol contro l'Olympique de Marseille: "L'importante era vincere qui, Marsiglia è un campo difficile", ha detto dopo aver realizzato la doppietta che ha dato all'AC Milan la vittoria per 2-1 in Francia.
Due volte Inzaghi
La doppietta europea firmata Inzaghi che i tifosi rossoneri ricordano ancora con gioia è quella messa a segno contro il Liverpool FC nella finale di UEFA Champions League del 2007. Non hanno avuto la stessa importanza le sue due reti contro il Marsiglia, forse, ma dopo due passi falsi in campionato questa vittoria ridà ossigeno alla squadra di Leonardo, che come per magia in Europa sembra trovare la sua vera dimensione.
'Qualcosa di straordinario'
Molto del merito va anche al 'vecchietto' terribile Inzaghi, che in allenamento come in una finale cerca il gol quasi non potesse sopravvivere senza. "Il segreto è divertirmi e farmi trovare pronto al momento giusto, non giocavo una partita intera da due mesi e non era facile", ha detto dopo la partita. "E' stata una serata incredibile, oggi avevo un po' paura della mia condizione, ma altri due gol in Champions sono qualcosa di straordinario, queste sono serate incredibili alla mia età".
'Piede e spirito giusti'
Ha visto arrivare attaccanti, li ha visti partire. E lui è rimasto sempre fermo a Milanello, ogni tanto dimenticato dalla stampa al momento di stilare le formazioni probabili, ma sempre nel cuore dei tifosi che per lui impazziscono - al punto da 'perdonargli' il passato juventino quasi fosse un errore dovuto alla giovane età. "Se il gol arriverà a San Siro davanti ai nostri tifosi sarò ancora più contento", ha concluso. "E’ stata una partita di grande sacrificio e di grande gruppo. Siamo felici per noi e per il Mister, ma ora non dobbiamo montarci la testa, ma proseguire su questa strada. Siamo partiti col piede e lo spirito giusti".