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Maldini lascia il Milan in mani sicure

La leggenda dei Rossoneri crede che il trio brasiliano formato da Leonardo, Thiago Silva e Pato saprà prendere le redini dei sette volte campioni d'Europa rendendoli nuovamente competitivi.

Paolo Maldini in panchina con Leonardo
Paolo Maldini in panchina con Leonardo ©Getty Images

Paolo Maldini crede che il trio brasiliano formato dal nuovo allenatore Leonardo, dal difensore Thiago Silva e dall'attaccante Alexandre Pato saprà prendere le redini dell'AC Milan rendendo i sette volte campioni d'Europa nuovamente competitivi.

Persona giusta
Maldini si è ritirato al termine della scorsa stagione dopo una carriera straordinaria con i Rossoneri durata 25 anni, e insieme a lui hanno lasciato il Milan anche Kaká, passato Real Madrid CF, e il tecnico Carlo Ancelotti, ora alla guida del Chelsea FC. Però Maldini è sicuro del fatto che Leonardo possa superare i problemi iniziali e portare la squadra lontano. "E' sicuramente una grande sfida per lui e per il club perché sostituire un allenatore come Ancelotti non è facile", ha detto a uefa.com. "E' la sua prima esperienza da allenatore ma dopo un inizio turbolento quando ancora non sapeva se accettare l'offerta, ora lo vedo molto determinato. E' un ragazzo molto intelligente che capisce e conosce il club molto bene".

Erede all'altezza
Anche se Leonardo deve ancora dimostrare le sue qualità di allenatore, il Milan può già dirsi sodisfatto per quello che ha fatto da giocatore e da talent scout – in Brasile ha infatti 'scoperto' giocatori del calibro di Kaká, Thiago Silva e Pato, i migliori rinforzi degli ultimi anni. Thiago Silva, arrivato nel gennaio scoso ma ufficialmente in rosa da questa stagione, potrebbe essere il degno successore di Maldini. "E' stato con me per tutta la seconda parte della scorsa stagione", ha spiegato l'ex capitano. "E' stato subito chiaro per noi, è un giocatore del grande potenziale fisico e tecnico, e ha anche personalità, caratteristica fondamentale per un giocatore che ricopre quel ruolo in una squadra come il Milan. Avrà bisogno di qualche partita per amalgamarsi con i compagni, perché gli allenamento non possono sostituire le partite vere, ma è un giocatore dal grande potenziale".

Talento unico
Pato, che in una stagione e mezza a Milano ha segnato 26 gol, continua a fare bene cercando di colmare in parte il vuoto lasciato da Kakà. "Ha tutto quello che serve per diventare uno dei migliori giocatori al mondo", ha detto Maldini. "Lo è già. Forse è troppo aspettarsi che possa sempre prendere in mano le partite e farle girare; la gente dimentica che non ha ancora compiuto 20 anni. E' normale per un giocatore della sua età avere più alti e bassi di un giocatore di esperienza, ma è davvero un giocatore straordinario – la sua velocità e il suo controllo di palla sono unici".

Esperienza preziosa
Maldini non esclude nemmeno che il Milan possa sovvertire i pronostici e alzare qualche trofeo a fine stagione. "Nel campionato italiano tutto può succedere, perché parti con molto entusiasmo e puoi fare qualcosa fuori dall'ordinario. In ogni caso ci sono due squadre più forti del Milan in Serie A. Per quanto riguarda la Champions League, penso sia una competizione ancora più dura perché ci sono squadre molto molto forti, per esempio in Spagna e in Inghilterra. Ma il Milan non teme nessuno nei confronti a eliminazione diretta, quindi la nostra speranza sta nell'esperienza e nei ricordi che abbiamo in questa competizione, fattori che ci hanno regalato grandi successi in Champions League". Certo vedere il Milan alzare un trofeo senza Maldini, non sarà una cosa facile a cui abituarsi.

Paolo Maldini ha parlato con uefa.com durante la cerimonia di consegna dei UEFA Club Football Awards a Montecarlo