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Cannavaro: 'Tornato per vincere'

Che non sarà più quello da Pallone d'Oro delle notti mondiali in Germania è il primo ad ammetterlo. Ma Fabio Cannavaro è convinto di poter dare una grossa mano alla Juve: "Voglia di vincere intatta".

Cannavaro: 'Tornato per vincere'
Cannavaro: 'Tornato per vincere' ©Getty Images

Che non sarà più quello da Pallone d'Oro delle notti mondiali in Germania è il primo ad ammetterlo. Ma Fabio Cannavaro è convinto di poter dare una grossa mano alla Juventus che si prepara alla nuova stagione con rinnovate ambizioni.

In forma
"Fisicamente sono in buone condizioni. Lo scorso anno ho giocato 44-45 partite - ha detto in conferenza stampa il capitano della nazionale azzurra -. Certo se si guarda al 2006, allora posso starmene a casa. Quello è stato un anno incredibile per me. Però  io sono tornato per vincere ancora e per mettere a disposizione tutta la mia esperienza. Sto bene e credo di poter ancora dare tanto sul campo”.

Nessuna percentuale
Tornato ad indossare il bianconero dopo l’esperienza spagnola con il Real Madrid CF, il 35enne Cannavaro ha trovato una squadra rinforzata dagli arrivi dei brasiliani Felipe Melo e Diego. “In questi anni sono cambiate tante cose, ma la cultura del lavoro e la voglia di vincere sono rimaste intatte. La squadra si è rinforzata ancora rispetto all’anno scorso. L’importante è essere consapevoli della nostra forza e non fare paragoni con gli altri. Io non sono bravo a fare percentuali come (José) Mourinho”.

Lavorare in serenità
Cannavaro si aspettava di essere contestato da alcuni tifosi dopo l’addio quando la Juventus dovette ripartire dalla serie B. Come ha già spiegato Ciro Ferrara, una contestazione a Cannavaro equivale a una contestazione all’intera squadra. "Mi dispiace molto essere contestato, non ho mai voluto mancare di rispetto a nessuno. Spero che questa situazione possa finire, soprattutto per il bene della squadra – ha spiegato il difensore -. In questi giorni ho visto un bel clima e lavorare in serenità non può che aiutarci”.

Allenatore amico
Del resto non poteva che esserci che totale sintonia con il tecnico bianconero, napoletano come lui ed ex compagno di reparto sia con la Juventus che con la nazionale. "Ciro? Al di là del legame che abbiamo, è il mio allenatore. Lo chiamo 'mister' e le scelte competono a lui. Anche se ammetto che è strano vederlo in questa veste".