Ferdinand sogna un posto nell'Olimpo
mercoledì 27 maggio 2009
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Tornato a disposizione del Manchester United proprio alla vigilia della finale di UEFA Champions League, il difensore è convinto che il secondo successo consecutivo nella competizione proietterebbe i Red Devils nella leggenda.
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Rio Ferdinand, capitano del Manchester United FC, ha affermato di essere "in perfetta forma e contento di poter tornare in campo" alla vigilia della finale di UEFA Champions League.
'Lavoro duro'
"Ho parlato con il mister e lui sa che non gli chiederei mai di scendere in campo se non fossi al 100%, soprattutto considerando le valide alternative che abbiamo a disposizione - ha spiegato il difensore centrale, tormentato da un un infortunio al polpaccio rimediato contro l'Arsenal FC il 5 maggio nella sfida che ha permesso ai Red Devils di guadagnarsi l'accesso alla finale di Roma -. Se le mie condizioni non fossero buone o rischiassero di mettere a repentaglio il bene della squadra, allora non scenderei in campo, ma ho lavorato duro e al momento non accuso alcun tipo di problema".
'Un posto nella storia'
Colonna della difesa che ha regalato allo United il successo in Premier League, Coppa di Lega e Coppa del Mondo FIFA per Club in questa stagione, il centrale della nazionale inglese vuole a tutti i costi centrare il secondo successo consecutivo nella massima competizione continentale per club. "Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo - ha proseguito Ferdinand -. Siamo qui per questo, perché soltanto con due vittorie consecutive è possibile fare dei paragoni concreti con le grandi squadre del passato. Se ci riusciremo, toccherà agli addetti ai lavori stabilire se ci saremo meritati un posto nella storia".
Opzioni
La coppia centrale Ferdinand-Nemanja Vidić è una delle più collaudate nel panorama calcistico mondiale e secondo Sir Alex Ferguson non conosce rivali, tanto che lo scozzese ha dichiarato: "Quando stanno bene, non ce n'é per nessuno". Ciononostante, Ferdinand è convinto che per superare il Barcellona, i Red Devils non dovranno focalizzarsi troppo sulla difesa. "Farsi schiacciare troppo da una squadra dotata di tanti giocatori di talento sarebbe pericoloso - ha spiegato il difensore 30enne -. In questa stagione abbiamo dimostrato di essere in grado sia di comandare il gioco, che di sfruttare il contropiede, perciò sceglieremo l'approccio più opportuno per centrare i nostri obiettivi".
Messi la minaccia
Ferdinand conosce bene i campioni di Spagna, avendo preso parte ad entrambe le gare di semifinale della scorsa stagione - quando fu lo United ad avere la meglio pareggiando 0-0 a Barcellona e imponendosi 1-0 in casa - perciò è convinto che anche questa volta la squadra riuscirà ad arginare il talento cristallino di Lionel Messi. "Giocare contro di lui è difficile per chiunque, perché è un calciatore straordinario, dotato di una tecnica fuori dalla norma - ha ammesso l'ex difensore di West Ham United FC e Leeds United AFC -. In ogni caso, l'impresa di fermarlo ci è già riuscita una volta, non dovremo fare altro che ripeterci".
Lo spettro dei rigori
Dal momento che la finale si preannuncia equilibrata, Cristiano Ronaldo ha ammesso che la squadra, con lui in testa, si è allenata molto sui calci di rigore. La scorsa stagione il portoghese aveva segnato uno splendido gol di testa allo Stadio Olimpico in occasione del successo 2-0 ottenuto dai Red Devils nell'andata dei quarti di finale contro l'AS Roma e anche questa volta Ronaldo appare intenzionato a lasciare il segno. "Questo è uno stadio fantastico - ha dichiarato -. In passato ho giocato bene qui e farò di tutto per ripetermi, perché l'atmosfera sarà speciale".