Champions League Ufficiale Risultati e Fantasy live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Sir Alex carica infinita

Dieci anni dopo aver conquistato per la prima volta l'Europa, Ferguson ha ancora fame: "Voglio vedere il Manchester United vincere ogni partita". Lo sa benissimo chi ha subito il famoso trattamento 'asciugacapelli'.

Sir Alex carica infinita
Sir Alex carica infinita ©Getty Images

"Massima aspirazione " è come Sir Alex Ferguson, nella sua autobiografia, ha descritto la vittoria nella Coppa dei Campioni del 1999.

Apice
Dieci anni dopo il tecnico del Manchester United FC punta sempre al vertice. Sono sette anni ormai da quando aveva deciso di ritirarsi e dopo aver conquistato la coppa ancora una volta nel maggio scorso, potrà riuscirci una terza volta contro l’FC Barcelona mercoledì eguagliando il record dell’allenatore del Liverpool FC, Bob Paisley, come tecnico di maggior successo nella storia della competizione.

Energia straordinaria
Soltanto Raymond Goethals, con l’Olympique de Marseille nel 1993, ha vinto il trofeo con un maggior numero di primavere sulle spalle, ma lo scozzese con i suoi 67 anni emana ancora un’energia straordinaria. Si presenta alla sua scrivania del centro tecnico di Carrington prima delle otto ogni mattina, tranne quando è costretto a viaggiare per lavoro. Anche se Mike Phelan e Rene Meulensteen, i suoi fidati collaboratori, gestiscono gli allenamenti giornalieri, Sir Alex è quasi sempre presente al mattino, osservando e annotando tutto.

Motivazioni
Quando gli è stato chiesto da dove tragga tanta determinazione, Sir Alex ha detto ai giornalisti a Carrington questa settimana: "E’ difficile spiegarlo esattamente. E’ una cosa con cui nasci". Sicuramente non avrà tratto tale energia da suo padre, Alexander, un vero topo di biblioteca. "Mio padre era molto silenzioso e mia madre era quella che era davvero determinata". Da qualsiasi parte arrivi la sua, di determinazione, Sir Alex è stato molto chiaro su come faccia a conservarla. "Ho la fortuna di essere al club giusto. Le aspettative sono ciò che più mi motivano – le aspettative che mi fanno voler vedere il Manchester United vincere ogni partita – quindi è molto difficile rilassarsi. Ho sempre avuto ottimi giocatori e anche questo conta perché i successi contano e se non riesci ad ottenerli vieni mandato a casa".

Controllo assoluto
Lo United ha appena conquistato il terzo titolo consecutivo di Premier League – arrivando ad un totale record per il calcio inglese di 18 titoli come il Liverpool – ma le cose non sono sempre andate così bene per lo scozzese. Pur avendo conquistato 22 trofei in patria ed in Europa con lo United, gli ci sono voluti sei anni per portare il primo successo in campionato all’Old Trafford. "Era un peso che ci portavamo tutti quanti appresso, non vincevamo in campionato da 26 anni", ha dichiarato Sir Alex. Poi è arrivato il controllo assoluto su tutto. "Quando sono arrivato al club non avevo il controllo, non è possibile averlo se non hai vinto. Soltanto grazie alle vittorie puoi ottenere il controllo". Il tecnico del Manchester si è poi rilassato, ha dichiarato Ryan Giggs. "Quando sono arrivato al club a 13 o 14 anni non avevo mai visto nulla del genere. Anche con le giovanili l’allenatore veniva nell’intervallo a rimproverarci. Adesso è molto più rilassato. Ovviamente gli piace osservare la squadra giocare, vederla crescere".

“Asciugacapelli”
Non può accettare nulla che sia al di sotto del massimo impegno. Patrice Evra ha affermato: "Gli piace il contatto con i giocatori e proteggerli, ma vuole che si mostri il massimo rispetto per la maglia del Manchester United. E’ una persona molto gentile quando lavori bene”. Ma quando invece le cose non vanno così? "Quando abbiamo perso contro l’Arsenal [FC] due anni fa, quando [Thierry] Henry ha segnato negli ultimi secondi, è entrato negli spogliatoi e pensavamo che stesse per morire – era rossissimo e soltanto al pensiero mi viene di nuovo paura. La gente mi ha raccontato del leggendario trattamento 'asciugacapelli' – le sfuriate di Ferguson negli spogliatoi -quando l’ho visto sono rimasto impressionato”.

“Mazzata tra i denti”
La sua idiosincrasia nei confronti delle sconfitte appare chiara quando parla dei risultati - a suo modo di vedere al di sotto delle possibilità  del club -dello United in Europa. La sconfitta nella semifinale della UEFA Champions League 2002 contro il Bayer 04 Leverkusen, in particolare, è stata come "una mazzata tra i denti" che gli ha impedito di giocare a Glasgow in finale con la sua squadra. Ma l’allenatore non smette mai di imparare e dopo i passi falsi che hanno seguito il trionfo del ’99 ha affermato: "Ho capito che dovevo cominciare a schierare tre centrali di centrocampo per coprirci maggiormente". Il tecnico scozzese muore dalla voglia di entrare nel novero delle formazioni che hanno conquistato la coppa quattro o più volte ma ha anche affermato che non si farà prendere da un eccessivo entusiasmo in caso di ulteriore successo. Mercoledì scorso ha indicato ancora una volta come la stampa "lo vedeva già in sedia a sdraio sulla spiaggia di Torquay " dopo la prematura eliminazione dei suoi nel 2005/06. Lo scozzese ha comunque ammesso che raggiungere il record di Paisley di tre vittorie in Coppa dei Campioni avrebbe probabilmente distratto anche suo padre dagli amati libri. "Vorrei tanto che fosse ancora vivo. Gli sarebbe piaciuto tantissimo”.

Scelti per te