Guardiola tiene il profilo basso
lunedì 18 maggio 2009
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Il tecnico del Barcellona ha detto che la squadra avrebbe vinto campionato e Coppa del Re anche senza di lui. "Le chiavi del nostro successo sono il talento, l'umiltà e la voglia di lavorare", ha spiegato.
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Il tecnico dell'FC Barcelona, Josep Guardiola, ritiene che la squadra che ha conquistato la quinta doppietta campionato-Coppa del Re avrebbe vinto anche senza di lui in panchina.
Chiavi del successo
Dopo aver visto un Barça ampiamente rimaneggiato andare sotto per 2-1 contro l'RCD Mallorca domenica, Guardiola i ragazzi che hanno portato a casa il diciannovesimo titolo per gli azulgrana. "Sono sicuro che con un altro gruppo di giocatori non avremmo vinto, mentre loro avrebbero vinto anche con un altro allenatore - commenta il tecnico, 38 anni -. Le chiavi del nostro successo sono il talento, l'umiltà e la voglia di lavorare, indipendentemente dalla partita. Abbiamo vinto campionato e coppa in tre giorni e siamo molto soddisfatti. Negli ultimi mesi abbiamo vinto tante partite, ma non abbiamo ancora avuto tempo di godercele".
Inseguitrice agguerrita
Dopo aver rimandato la festa per il gol del pareggio subito in extremis contro il Villarreal CF la scorsa settimana, il Barça ha conquistato il titolo grazie al 3-2 di sabato della stessa squadra contro il Real Madrid CF, inseguitrice agguerrita per tutta la stagione. "Non posso negare i nostri meriti, ma devo anche congratularmi con il Real Madrid perché ci ha costretti ad essere sempre al meglio - aggiunge -. Ci ha insegnato che dobbiamo sempre lottare fino alla fine. Se a inseguirci fosse stata un'altra squadra, probabilmente avremmo vinto il titolo prima".
Preparativi per la finale
Dopo i due titoli alla stagione d'esordio, Guardiola cerca la tripletta con la finale di UEFA Champions League del 27 maggio contro il Manchester United FC. "Aver vinto il campionato ci permette di concentrarci sulla Champions League - spiega l'ex centrocampista del Barça -. La mia idea è lasciare al riposo parecchi giocatori in vista della finale a Roma. Non voglio rischiarli, tenendo conto delle tante assenze. Siamo arrivati fin qui dando tutto, sia emotivamente che fisicamente. Ho parlato con gli interessati e anche loro preferiscono riposare per essere pronti".