Eduardo ha fiducia nell'Arsenal
martedì 5 maggio 2009
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Rispondendo ai lettori di uefa.com, il giocatore parla della sfida contro il Manchester United, del brutto infortunio dello scorso anno e delle possibilità di qualificazione della Croazia alla Coppa del Mondo FIFA.
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L'attaccante Eduardo da Silva dell'Arsenal FC ritiene che il gioco collettivo della sua squadra possa essere l'arma in più per ribaltare l'1-0 della semifinale di andata di UEFA Champions League contro il Manchester United FC. Rispondendo ai lettori di uefa.com, il giocatore parla del suo futuro con l'Arsenal, del brutto infortunio dello scorso anno e delle possibilità di qualificazione della Croazia alla Coppa del Mondo FIFA.
È bello rivederti in campo! Sono un grande tifoso dell'Arsenal ma sono rimasto deluso dalla sconfitta contro il Manchester United. Se tu fossi al posto di Arsène Wenger, che cosa diresti alla squadra per provare a vincere al ritorno?
Jay See, Homebush, Australia
Penso che dobbiamo guardare i lati positivi: la gara è ancora aperta e affronteremo il Manchester in casa, dove l'ultima volta abbiamo vinto. Il gruppo deve dimenticare il risultato della scorsa settimana e concentrarsi su questo impegno. Sappiamo lavorare collettivamente, quindi potremmo essere in vantaggio.
L'Arsenal gioca un calcio molto spettacolare e normalmente molto efficace, ma cos'altro potrebbe fare per diventare la squadra più forte del mondo?
Selina Thanadabouth, Chicago, USA
Mi piace la mentalità dell'Arsenal e il suo amore per il calcio offensivo. Allo stesso tempo, il vero campione è la squadra, non un giocatore in particolare. Credo che questa strategia ci permetterà di vincere molto.
Ciao Eduardo, ho 16 anni e sono un grande tifoso dell'Arsenal e di Cesc Fàbregas. Com'è avere al fianco un giocatore come lui, con una grande visione di gioco e una fantasia nei passaggi straordinaria?
Arsenal's No1 fan in Australia, Sam Robinson
È un giocatore molto dotato ed è il tipico esempio della mentalità dell'Arsenal di cui parlavo prima: Cesc non prova a essere superiore a nessuno. Sa che da soli non si può vincere niente.
Ti vedi all'Arsenal per il resto della carriera?
Lucija Hilje
L'Arsenal è un club straordinario e sono felice di ripagarne la sua fiducia, perché mi è stato vicino quando tutti dicevano che ero un semplice sostituto di Thierry Henry. La società mi ha fatto sentire a mio agio, mai sotto pressione. Non sto neanche a dire come mi abbia trattato dopo l'infortunio. Sento di dovere molto a questa squadra. Il mio obiettivo è vincere trofei e far felici i tifosi.
Perché non giochi titolare? Sei ancora infortunato? Fammi sapere, sono un grande tifoso.
Pattrado Pinto, Kingston, Giamaica
È una scelta del mister e la rispetto. Inoltre, ho avuto qualche problema muscolare che forse non ha aiutato. Ai massimi livelli non si può pensare di giocare sempre.
Pensi di essere migliorato rispetto a quando giocavi nella Dinamo Zagabria? Se sì, pensi che sia grazie ad allenatori come Arsène Wenger e Slaven Bilić?
Joe Sola
Sicuramente sono migliorato grazie a questi due allenatori, ma anche perché ho lavorato molto. Bisogna essere sempre pronti per sfide più impegnative come la Premiership e il calcio internazionale.
Come va dopo l'infortunio? So che sei stato assente per un po' e che tornare in forma sarà difficile, ma io e tutta la Croazia vorremmo vederti di nuovo ai massimi livelli.
Peter Bandulj
Sto facendo del mio meglio per essere pronto, sia con l'Arsenal che con la nazionale. È un peccato che l'infortunio all'inguine che ho subito la scorsa settimana contro il Manchester non mi permetta di giocare, ma cercherò di iniziare al meglio l'anno prossimo. Il mio sogno è giocare i Mondiali con la Croazia è penso che possiamo farcela.
Qual è stata la fase più difficile del recupero? Quale sarà la sfida più impegnativa ora che cerchi di tornare in forma?
Hrvoje Pavic, 19, Toronto, Canada
La parte più difficile è stata a rimanere lontano dal calcio. È dura vedere tuoi compagni in televisione, era la cosa che temevo di più. Ora, la più grande sfida è tornare ai livelli fisici e tecnici precedenti.
In che cosa ti ha reso più forte l'infortunio?
Ante Sucic, 35, New York City
Mi ha dimostrato che bisogna resistere e non prestare troppa attenzione a quello che dice la gente. Non penso a quanto è successo e non guardo i video di quel contrasto. Voglio andare avanti. La paura o i troppi pensieri non aiutano.
Tutti fanno il tifo per te e vogliono superare l'orribile infortunio dell'anno scorso. Che cosa vorresti che fosse ricordato alla fine della tua carriera con l'Arsenal? Quali obiettivi vorresti raggiungere?
Jacob O'Neal, 20, Chicago, USA
Non mi dispiacerebbe essere ricordato come il giocatore di una squadra che ha vinto diversi trofei. Specialmente la Champions League, quello più ambito dalla società e dai tifosi.
Cosa dovrà fare la Croazia per centrare la qualificazione alla Coppa del Mondo?
Ivan Grubisic, 23, Tucson, Arizona, USA
La cosa più semplice da fare è provare ad arrivare tra le otto migliori seconde, ma darsi questo traguardo è rischioso. L'Inghilterra ha iniziato bene, vincendo tutte le partite, quindi dobbiamo agganciarla. Allo stesso tempo ci guardiamo le spalle perché l'Ucraina, che affronteremo a giugno, è a tre punti da noi. Sarà una partita fondamentale, specie se si pensa alla gara contro l'Inghilterra a Wembley a settembre.