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Fàbregas: Largo ai giovani

Il capitano dei Gunners invita i compagni di squadra a "fare la storia" contro il Manchester United. "Ci è stata data fiducia anche se siamo giovani, adesso è il momento di ripagare il club, niente è impossibile".

Fàbregas: Largo ai giovani
Fàbregas: Largo ai giovani ©Getty Images

Il centrocampista dell'Arsenal FC Cesc Fàbregas chiede ai suoi compagni di "fare la storia" in occasione del ritorno della semifinale di UEFA Champions League contro il Manchester United FC.

Nuovo capitolo
L'Arsenal è chiamato a rimontare la sconfitta per 1-0 di mercoledì e lo spagnolo crede che i Gunners possano superare l'ostacolo e scrivere un capitolo importante nella storia del club. "Siamo sotto 1-0, non 4-0. In Champions League tutto può succedere. Sappiamo di essere forti in casa, sono sicuro che i nostri tifosi saranno fantastici. Per molti di noi sarà la partita più importante della carriera e di sicuro la più importante mai giocata in questo stadio. Vogliamo fare la storia".

Fattore campo
"Quando giochiamo in casa è una storia completamente diversa - ha continuato Fàbregas -, si gioca davanti ai nostri tifosi e conosciamo tutto dello stadio e del campo. Se resteremo compatti e li presseremo impendendo loro di giocare, avremo una grande chance di qualificarci. Dobbiamo avere fiducia perché sono certo che ce la possiamo fare".

Spirito di gruppo
Fàbregas ha elogiato il carattere della squadra capace di recuperare da un avvio di stagione difficile. "All'inizio è stata dura, ma la squadra ha sempre continuato a lavorare duramente". E' un Arsenal giovane e l'età media dei dieci giocatori di movimento scesi in campo nella gara di andata è di soli 23 anni e mezzo. Non ci sono i giocatori di esperienza degli anni passati come Sol Campbell, Thierry Henry e Robert Pirès. "Gente come loro mi ha aiutato molto a crescere. Ma anche se siamo più giovani, abbiamo lo stesso talento e lo stesso spirito di gruppo".

Ripagare il club
Parlando nel giorno del suo 22esimo compleanno, il giovane capitano dell'Arsenal ha spiegato come si trova a giocare a supporto di un attaccante anche se forse la situazione potrebbe cambiare con il rientro di Robin van Persie. "Ho sempre cercato la porta anche da centrocampista, è stato difficile adattarsi ma ho imparato molto. Se non fossi arrivato all'Arsenal a 16 anni adesso non sarei qui a giocarmi una semifinale di Champions League. Sono grato a questo club e adesso noi giovani a cui è stata data grande fiducia dobbiamo fare di tutto per ripagarlo".