United di misura, ma l'Arsenal resta a galla
mercoledì 29 aprile 2009
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Manchester United FC - Arsenal FC 1-0
Nel derby inglese i detentori si impongono di misura con un gol di O'Shea, ma il passivo minimo lascia ancora speranze di qualificazione ai Gunners.
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Il Manchester United fa un passo in avanti verso la sua seconda finale consecutiva di UEFA Champions League. A Old Trafford, nel derby inglese, i diavoli rossi detentori del trofeo superano 1-0 l’Arsenal FC con un gol nel primo tempo dell’irlandese John O’Shea.
Scontri diretti
Unica squadra ancora imbattuta in UEFA Champions League, con il successo di misura nella semifinale di andata il Manchester United allunga così a 24 incontri la sua serie positiva nella competizione. E il suo tecnico, sir Alex Ferguson, pareggia i conti con “il rivale” Arsène Wenger (14 vittorie a testa) nel bilancio dei 38 scontri diretti. Ma malgrado la superiorità manifestata dai padroni di casa, che hanno creato tantissime occasioni da gol, la qualificazione in ottica della gara di ritorno, martedì 12 maggio a Londra, resta ancora aperta.
Escluso Berbatov
Ferguson opta per tre novità rispetto alla gara vinta in rimonta contro il Tottenham Hotspur FC. Come esterno destro difensivo gioca O’Shea e non Rafael, mentre Anderson e Carlos Tévez rimpiazzano Nani e Dimitar Berbatov. Wenger modifica per quattro undicesimi la squadra che ha sconfitto 2-0 in campionato il Middlesbrough FC. In difesa Bacary Sagna prende il posto di Emmanuel Eboué, a centrocampo c'è Alexandre Song e non Denilson; in attacco, Andrey Arshavin (inutilizzabile in Europa) e Nicklas Bendtner sono sostituiti da Abou Diaby ed Emmanuel Adebayor.
Straordinari
Già dopo due minuti si capisce che sarà una serata di straordinari per Manuel Almunia: su un cross di Darren Fletcher, Wayne Rooney sovrasta Sagna ma il portiere spagnolo riesce ad allungarsi e deviare. Poco dopo, Kieran Gibbs – in forse alla vigilia – scivola pericolosamente in area e libera Cristiano Ronaldo, sul cui cross nessun giocatore del Manchester United è pronto al tap-in. Il portoghese ci prova anche all’11’, ma il suo è un destro senza pretese.
Sblocca O’Shea
Almunia è fenomenale su un tiro da distanza ravvicinata di Carlos Tévez, trovato benissimo da O’Shea, e riesce a salvarsi anche sulla ribattuta dell’attaccante argentino. Ma sul corner successivo i diavoli rossi passano. Michael Carrick controlla ottimamente il pallone e va sul fondo per il cross, la deviazione dell’ex Mikaël Silvestre favorisce O’Shea che con un destro di prima intenzione non lascia scampo all’estremo difensore dei Gunners.
Ronaldo sfiora il raddoppio
Al 29' un cross di Tévez smarca Ronaldo, ma sul suo colpo di testa da distanza ravvicinata Almunia è di nuovo prodigioso. Un tiro di Rooney termina fuori non di molto, poi una leggerezza di Gibbs per poco non libera Ronaldo, in agguato. Nella ripresa ancora Rooney offre un buon assist ad Anderson, che di sinistro non inquadra però lo specchio della porta. L’Arsenal aumenta possesso palla e intensità, ma i suoi attacchi sono sterili.
Traversa clamorosa
Al 63’ si fa notare anche Adebayor: sul lancio di Song, il togolese taglia fuori Rio Ferdinand con il controllo di petto ma manda alto dal limite dell’area. Ferguson decide di inserire forze fresche: Berbatov prende il posto di Tévez, mentre Ryan Giggs rileva Anderson. Il gallese festeggia così la presenza numero 800 in carriera con la maglia del Manchester United. I padroni di casa riprendono l’iniziativa e Ronaldo, da almeno 25 metri, colpisce una clamorosa traversa.
Bendtner pericoloso
Cesc Fàbregas prova senza fortuna la conclusione in area, defilato sulla destra, poi Bendtner rileva Theo Walcott. E’ ancora lo United, però, a farsi vivo, con un destro di Carrick che termina a lato non di molto. Wenger getta nella mischia anche Eduardo da Silva, che rileva Adebayor, ma è Bendtner a rendersi pericoloso: su una punizione battuta da Fabregas, il danese anticipa di testa Edwin van der Sar ma manda fuori. Jonny Evans rimpiazza Ferdinand, toccato duro, ma dopo quattro minuti di recupero l’arbitro danese Claus Bo Larsen manda tutti sotto la doccia: sarà la sfida di ritorno a dire chi potrà prenotare l’aereo per Roma.