Sollievo Hiddink, orgoglio Benítez
martedì 14 aprile 2009
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Il tecnico olandese del Chelsea si gode la sofferta qualificazione in semifinale contro il Liverpool e guarda alla grande sfida contro il Barcellona, mentre lo spagnolo sposta l’attenzione sul campionato.
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Guus Hiddink ha accolto con sollievo misto a orgoglio l’incredibile 4-4 grazie al quale il suo Chealsea FC si è guadagnato l’accesso in semifinale di UEFA Champions League ai danni del Liverpool FC. Il tecnico olandese già pregusta la sfida affascinante contro l’FC Barcelona, mentre dall’altra parte Rafael Benítez guarda con fiducia al campionato in virtù dell’ottima prestazione.
Guus Hiddink, allenatore del Chelsea
Siamo partiti male concedendo troppo spazio a una squadra organizzata come il Liverpool. Abbiamo difeso troppo basso e perso troppi duelli nel primo tempo. Nell’intervallo ci siamo detti di cambiare registro. Questa squadra mi piace perché sa reagire.
I grandi giocatori provano la stessa rabbia dell’allenatore. Sapevamo di aver giocato male contro una squadra capace di esprimere un gran calcio. Abbiamo assistito a una gara spettacolare anche per l’elevato numero di errori, specialmente nella ripresa. La partita è stata un’altalena di emozioni.
Non ci sono due partite uguali. Il Barcellona è una squadra straordinaria che sa sfruttare gli spazi. Non ho ancora pensato alla prossima partita. Del Barcellona ho condiviso spesso la politica di acquistare giocatori belli da vedere. Sarà una gara difficile contro una squadra in gran forma, ma anche una sfida bella da giocare a fine stagione.
Si soffre molto quando si desidera fortemente una qualificazione, per il club e per il pubblico. È bello a fine partita stringere la mano all’avversario e, qualunque sia il risultato, bere insieme una birra, anzi nel mio caso un bicchiere di vino.
Rafael Benítez, allenatore del Liverpool
Abbiamo dimostrato carattere e qualità. I tifosi devono essere orgogliosi della prestazione della squadra. Complimenti ai ragazzi per l’ottimo inizio, in particolare a Lucas per la mole di lavoro in mezzo al campo. Siamo andati molto, molto vicini dal compiere una grande impresa. Ma contro una grande squadra come il Chelsea gli errori si pagano.
Speravamo di poter contare su Steven Gerrard, ma alla fine non è stato possibile schierarlo. In ogni caso la squadra è stata straordinaria anche senza di lui. Perdere non fa mai piacere, ma quando si perde in questo modo si esce a testa alta. Adesso possiamo guardare con fiducia al campionato avendo dimostrato di poter segnare quattro gol a Stamford Bridge.