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Tutte le verità di Gerrard

Fresco dell'accordo con il Liverpool per il rinnovo del contratto, il capitano dei Reds ha parlato della partita vinta con il Real Madrid, delle gare ad Anfield e del suo amore per il trofeo più prestigioso d'Europa.

Steven Gerrard è in grande forma con il Liverpool
Steven Gerrard è in grande forma con il Liverpool ©Getty Images

Il capitano del Liverpool FC, Steven Gerrard, ha festeggiato la centesima presenza nelle competizioni UEFA segnando due gol nel 4-0 del 10 marzo contro il Real Madrid CF, che ha permesso ai Reds di raggiungere i quarti di finale di UEFA Champions League. Dopo la vittoria, e prima del sorteggio contro il Chelsea FC, il centrocampista inglese ha parlato del trionfo contro le Merengues, delle gare ad Anfield e del suo amore per il trofeo più prestigioso d'Europa. Intanto ha rinnovato di due anni il suo contratto con i Reds.

Che posto ha la vittoria contro il Real tra tutte quelle in Europa ad Anfield?

Gerrard: credo che sia stata una delle più belle. Ho avuto la fortuna di giocare partite importanti ad Anfield, specialmente in Champions League, ma quella contro il Real Madrid è sicuramente fra le migliori. Abbiamo tifosi fantastici che in Europa danno il meglio. Sbandierano e cantano per tutto l'incontro, dando ai noi giocatori una grossa spinta.

Il Liverpool è già stato incoronato campione d'Europa a Roma nel 1977 e nel 1984. Il detto "non c'è due senza tre" ti dà qualche motivazione in più?

Gerrard: direi di sì.  L'idea di noi giocatori è portare avanti la tradizione:  vogliamo essere la squadra che va a Roma e vince di nuovo. Ricordiamo quelle notti magiche, quindi un altro trionfo sarebbe davvero speciale.

Sei nato e cresciuto a Liverpool. Che cosa significa per te il Liverpool FC?

Gerrard: significa tutto. Tifo per questa squadra da quando ho iniziato ad appassionarmi al calcio. Molti parenti e amici tifano Liverpool e vivo ancora in città. Quando vinciamo, è bello farne parte e festeggiare con i tifosi.

Qual è stata la prima partita che hai visto ad Anfield?

Gerrard: ero un ragazzino e giocavo nel Liverpool, forse avevo otto anni. Steve Heighway era il direttore delle giovanili e ci ha regalato tre biglietti, quindi sono andato allo stadio con mio padre e mio fatello. Giocavamo contro il Coventry City e abbiamo vinto 3-0 con tre rigori di Jan Molby, è stata una serata stranissima.

Chi era il tuo giocatore preferito da ragazzo?

Gerrard: dopo quella partita, Jan è diventato sicuramente uno dei miei preferiti. Quando ho iniziato ad andare regolarmente allo stadio, mi piacevano molto Jamie Redknapp, Robbie Fowler e John Barnes.

Quando si parla di grandi finali viene subito in mente quella del 2005, in cui avete recuperato tre reti all'AC Milan.

Gerrard: non esito a dire che quella del 2005 è stata la miglior finale di tutti i tempi. Non credo ce ne sia stata un'altra in cui si sia passati dal 3-0 al 3-3 e poi ai calci di rigore. Per il pubblico neutrale è stato un grande divertimento, mentre giocarla è stata un'esperienza incredibile.

Come ti senti quando la gente dice che sei il miglior centrocampista al mondo?

Gerrard: molto lusingato. Sorrido quando parlano bene di come gioco, ma non credo di essere il migliore del mondo. Ci sono molti giocatori straordinari ed è bello essere affiancati a loro.

Una delle tue migliori qualità è che non ti dai mai per vinto.

Gerrard: è perché sono cresciuto con questa mentalità. Sin da ragazzo ti insegnano che non devi mai mollare fino al triplice fischio, indipendentemente dal risultato, e lottare fino alla fine. È così che gioco io. Tante partite si sono risolte negli ultimi minuti, quindi è importante non darsi per vinti. È il messaggio da dare ai giovani che si dedicano a questo sport oggi.

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