Delusione Spalletti: 'Meritavamo di più'
mercoledì 11 marzo 2009
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Dopo l’eliminazione ai rigori contro l’Arsenal, il tecnico della Roma sottolinea che la sua squadra “deve essere fiera” e che è necessario “anche imparare a perdere”. Wenger: “Sono molto contento”.
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E’ un’eliminazione che brucia quella contro l’Arsenal FC, perché ha impedito all’AS Roma di entrare per il terzo anno consecutivo tra le otto squadre più forti d’Europa e proseguire la sua avventura in UEFA Champions League. Dopo la sconfitta ai rigori contro i Gunners, Luciano Spalletti ha comunque sottolineato che la sua squadra “deve essere fiera” e che è necessario “anche imparare a perdere”. Arsène Wenger, il tecnico dei londinesi, si è detto ovviamente "molto contento" per la qualificazione ai quarti.
Luciano Spalletti, allenatore AS Roma
La squadra deve essere fiera, per l’impegno e la qualità che ha messo in campo avrebbe meritato qualcosa in più: i rigori li avevamo preparati anche, ma purtroppo è andata così. Bisogna anche imparare a perdere. Se poteva essere la partita di Jérémy Menez? L’ultima che gli ho fatto fare s’è visto che non stava benissimo nemmeno lui e Mirko Vučinić poteva fare gli stessi strappi. C’era il rischio di finire in dieci a fare la terza sostituzione, mentre dentro avevamo qualità ed equilibrio: c’è da capire meccanismi ed equilibri della partita, si rischiava di finire in dieci. Avevamo in campo molto rigoristi come si è visto, li abbiamo battuti bene. Ci voleva anche un po’ di fortuna. Quattro squadre inglesi ai quarti di UEFA Champions League significa che loro per mentalità e completezza di valori hanno qualche vantaggio nei nostri confronti. Proprio per come gestiscono le pressioni, ne hanno sicuramente di meno. La somma di queste caratteristiche e queste qualità sposta dalla parte delle squadre inglesi l’ago della bilancia. Sono squadre attrezzate, giocano le partite fino in fondo: hanno corsa, forza, impatto fisico sulla partita imponente. Anche questo aspetto della musica nello spogliatoio, che ho portato anch’io. Zero titoli? E’ vero, ma a me dispiace che l’Inter sia uscita e anche la Juventus per quello che ho visto avrebbe meritato di più. Non sto con nessuno, ma nemmeno contro nessuno: sto con la Roma, mi dispiace per il pubblico perché aveva partecipato in maniera massiccia.
Arsène Wenger, allenatore Arsenal FC
Sono molto contento, dopo 120 minuti di partita ed essere andati in svantaggio ci voleva qualcosa di speciale per centrare la qualificazione e rendermi soddisfatto. Mi devo congratulare con la Roma, che ci ha reso la vita molto difficile. Abbiamo dominato sul possesso palla ma non siamo riusciti a trovare il varco e concretizzare. Devo fare i complimenti alla Roma, non me l’aspettavo così attenta in difesa: abbiamo fatto molta fatica. Sapevo che sarebbero stati agguerriti, anche e soprattutto per giocarsi la chance di disputare la finale in casa. Adesso occorre pensare subito alla prossima partita, ma la prova di forza dimostrata questa sera mi ha rinfrancato. Anche perché da questo punto di vista spesso siamo stati messi in discussione. Ieri non ci siamo allenati sui calci di rigore, perché generalmente non lo faccio prima delle partite ma anche perché sinceramente non mi aspettavo di arrivarci. Ho deciso i rigoristi nella seconda parte dei supplementari, avevo scelto i primi sei: per gli altri si sono accordati i giocatori. Non c’è grande differenza tra le squadre inglesi e quelle italiane, forse c’è nello spirito e nella convinzione e si è potuto vedere questa sera nella nostra forza di reazione dopo il primo rigore sbagliato da Eduardo da Silva. Per il futuro della squadra ho ricevuto ottimi segnali, l’idea di essere l’unica squadra inglese eliminata sarebbe stata molto negativa sul morale di questi giovani. Roma? E’ una delle mie città preferite, forse per questo mi porta fortuna visto che è la seconda volta che elimino i Giallorossi dalle coppe europee.