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Xavi vuole recuperare il tempo perso

Dopo aver saltato la finale del 2006, il blaugrana Xavi Hernández non vede l'ora di essere protagonista nell'edizione di quest'anno, dove ai quarti se la vedrà con il Lione.

Xavi Hernández (Barcellona)
Xavi Hernández (Barcellona) ©Getty Images

Dopo aver guardato dalla panchina la finale di UEFA Champions League 2006 vinta dall'FC Barcelona, Xavi Hernández ha un incentivo in più per questa stagione. "Ero infortunato - ricorda il 28enne -. Avevo recuperato, ma non ero pronto per la finale. Mi piacerebbe avere una seconda opportunità e vincere".

Calcio spettacolo
I Blaugrana se la vedranno con l'Olympique Lyonnais agli ottavi, e Xavi parla di ambizioni e probabilità. Il Barça ha giocato il calcio più spettacolare della fase a gironi e, dopo la vittoria di domenica contro il Real Madrid CF, ha solo un problema: soddisfare le aspettative. Xavi, però, non si lascia trascinare dall'entusiasmo. "Nessuno è favorito. Oltre al Barcellona, ci sono tante ottime squadre. Secondo me il Manchester United ha buone probabilità di vincere, ma la Champions League è imprevedibile. Puoi fare bene fino a marzo, ma basta sbagliare una partita e sei eliminato. Per questo è difficile vincere il torneo".

Pericolo Liverpool
Anche il Liverpool dei connazionali Rafael Benítez e Fernando Torres ha colpito il giocatore. "È una squadra molto forte, solida e preparata e ha un allenatore meticoloso e tatticamente astuto. Mi piace anche l'Inter. Non gioca un calcio molto offensivo, ma subisce pochi gol e perde raramente".

Delusione
La sconfitta alle semifinali dello scorso anno contro il Manchester United FC è stata dominata dalle voci sul futuro dei principali giocatori e del tecnico Frank Rijkaard. Secondo Xavi, però, la nomina di Josep Guardiola ha permesso di ritrovare la concentrazione smarrita. "Arrivavamo da due anni stupendi, con la vittoria di due campionati e della Champions League. Probabilmente bisognava solo rinnovare le ambizioni".

'Disciplina'
"Fondamentalmente, con Guardiola è cambiata la disciplina e in spogliatoio c'è un maggiore equilibrio. Per quanto riguarda il calcio, ha adottato un modulo molto offensivo che diverte i tifosi, ma anche noi giocatori. Abbiamo una percentuale di possesso palla molto alta in quasi tutte le partite".

'Rispetto'
Con Guardiola, il Camp Nou sembra aver ritrovato il sorriso. "Il mio rapporto con Pep è sempre stato basato sul rispetto. L'ho sempre ammirato come calciatore, ma ho avuto anche occasione di conoscerlo come persona. Ci rispettavamo nei tre anni in cui eravamo compagni di squadra e adesso che è allenatore non è cambiato niente".

Sogno Champions
Guardiola potrebbe dunque riconquistare il trofeo che ha vinto da giocatore nel 1992. "La Champions League è il trofeo che ci esalta di più - ammette Xavi -. Ma dobbiamo essere prudenti, sapendo che possiamo vincerla ma che ci sono anche altre squadre che la vorrebbero".