Rossi ritrova lo United

Per Giuseppe Rossi, giocare contro il Manchester United FC al Madrigal potrebbe essere come festeggiare il compleanno e il Natale lo stesso giorno.

Vecchi amici
L'attaccante del Villarreal CF, 21 anni, accoglie gli ex compagni dopo tre anni allo United. Per un calciatore, si sa, non c'è niente di meglio che segnare contro la squadra che lo ha venduto. E se aggiungiamo che l'attaccnte ha appena collezionato la prima presenza da titolare con l'Italia ed eguagliato il record di Juan Román Riquelme nel Villarreal, segnando in quattro gare consecutive, i buoni auspici aumentano.

Sconfitta in Coppa
La nota negativa è che la formazione spagnola ha appena perso l'imbattibilità subendo un pesante 3-0 casalingo contro il Real Valladolid CF ed è uscito dalla Coppa del Re con un 6-1 complessivo contro il Club Polideportivo Ejido. Inoltre, dopo l'1-1 tra Italia e Grecia, il Ct  Marcello Lippi ha commentato che la maglia azzurra poteva essere "troppo pesante" per il giocatore. Rossi, dunque, vuole esorcizzare le sue frustrazioni nella più ardua delle prove. "È una partita molto difficile, perché secondo me il Manchester e la squadra più forte del mondo - conferma -. Conosco i giocatori e li ammiro, e a Manchester ho passato tre anni felici. Il nostro obiettivo, però, è vincere e arrivare primi nel girone".

Contro le statistiche
Anche se nei tre confronti diretti precedenti in UEFA Champions League non sono mai stati segnati gol, Rossi è sicuro che la quinta giornata non lascerà spazio alle statistiche. "Non avremo paura e penso che assisteremo a una grande prestazione del Villarreal. È uno scontro fra due scuole calcistiche diverse e lo United, da buona squadra inglese, gioca in modo fisico e veloce. Dovremo stare attenti a non farci sorprendere in contropiede. Visto che in palio c'è il primo posto, sarà una gara aperta e spettacolare".

Alta qualità
Nonostante le assenza di giocatori chiave come Joseba Llorente e Dimitar Berbatov, la qualità non mancherà: parola di campioni come Marcos Senna, Santi Cazorla, Robert Pirès, Carlos Tévez e Wayne Rooney. Spesso, però, le squadre che affrontano i Red Devils di Sir Alex Ferguson devono superare un ostacolo mentale prima che fisico. Rossi commenta: "Uno dei motivi del nostro successo in Europa è la nostra mentalità. La squadra è molto unita, gioca in modo aperto e positivo ed è pericolosa in tutte le zone del campo".