Del Piero re al Bernabéu, Juve agli ottavi
mercoledì 5 novembre 2008
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Real Madrid CF - Juventus 0-2
Una doppietta del capitano regala ai Bianconeri il primo successo a Madrid da oltre 40 anni e la qualificazione agli ottavi di finale con due turni di anticipo.
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Una doppietta di Alessandro Del Piero consente alla Juventus, protagonista di una prestazione da incorniciare, di imporsi 2-0 sul campo del Real Madrid CF nel Gruppo H e di centrare l'accesso agli ottavi di finale di UEFA Champions League con due turni di anticipo. Il capitano bianconero va a bersaglio nel primo tempo di sinistro e si ripete nella ripresa con una magistrale punizione, regalando ai Bianconeri il primo successo al Santiago Bernabéu da oltre 40 anni.
Del Piero micidiale
In apertura di gara il Real Madrid prova subito a prendere il comando delle operazioni, ma la Juventus tiene il campo senza affanni, difendendosi con ordine e ripartendo con prontezza ogniqualvolta se ne presenti l'occasione. La prima conclusione della serata arriva al 7' ed è di marca iberica, ma il rasoterra di Guti dal limite dell'area, debole e centrale, è facile preda di Alexander Manninger. I Bianconeri lasciano l'iniziativa agli avversari, ma alla prima occasione colpiscono senza pietà. Al 17' Marco Marchionni recupera un pallone a centrocampo e serve immediatamente Del Piero, che con un velenoso sinistro dal limite dell'area non lascia scampo a Iker Casillas.
Ramos impreciso
La reazione del Real Madrid è confusa, ma al 24' porta comunque alla prima palla gol della serata per le Merengues. Wesley Sneijder crossa dalla sinistra e pesca Sergio Ramos tutto solo in area. Il terzino calcia di prima intenzione, schiacciando troppo la sua conclusione di destro e il pallone si spegne oltre la traversa dopo aver rimbalzato sul terreno di gioco.
Juve senza affanni
Le disordinate offensive dei padroni di casa si infrangono regolarmente sulla retroguardia bianconera, mai in affanno, e gli uomini di Claudio Ranieri danno l'impressione di poter gestire il vantaggio senza particolari problemi. Con il passare del tempo la gara si incattivisce e ne fanno le spese Mohamed Sissoko, Royston Drenthe, Nicola Legrottaglie e Ramos, tutti ammoniti nel giro di dieci minuti. Al 37' Ruud van Nistelrooy prova a scuotere i suoi con una conclusione dal limite dell'area che però si spegne oltre la traversa. Quattro minuti più tardi la Juventus ha l'opportunità di raddoppiare, ma Amauri prima si fa rimpallare la conclusione da Fabio Cannavaro, quindi fallisce l'assist per Tiago, liberissimo all'altezza del dischetto del rigore.
Brividi per Manninger
In chiusura di tempo il Real sale in cattedra e sfiora il pareggio per due volte, prima con Drenthe, che nel cuore dell'area calcia a botta sicura, ma trova l'opposizione di Olof Mellberg, poi con Mahamadou Diarra, che di testa non centra la porta da posizione assai favorevole.
Il capitano non perdona
L'avvio di ripresa dei padroni di casa è veemente e la Juventus è costretta ad arretrare il proprio baricentro. Il Real Madrid imprime una netta accelerazione alla propria manovra e ne guadagna in incisività, pur non trovando il guizzo decisivo per pervenire al pareggio. Al 64' Bernd Schuster sostituisce Sneijder con Gonzalo Higuaín nel tentativo di aumentare il dinamismo del centrocampo spagnolo, invece tre minuti più tardi sono i Bianconeri a colpire. Cannavaro atterra Sissoko ai 25 metri e sulla successiva punizione è ancora capitan Del Piero a trovare il gol, beffando Casillas con una morbida conclusione sul primo palo.
Assedio disperato
Sotto di due reti, i padroni di casa si gettano disperatamente in avanti alla ricerca di una difficile rimonta, ma gli affondi delle Merengues sono dettati più dall'orgoglio che da un lucido disegno tattico e portano esclusivamente ad una lunga sequela di calci d'angolo. Sul fronte opposto, Del Piero ha ancora la forza di sfiorare la personale tripletta con un tiro incrociato che sfiora il palo più lontano della porta spagnola. C'è ancora tempo per un plastico intervento di Manninger su incornata di Diarra da azione di calcio d'angolo, poi arriva il fischio finale e la gioia bianconera può finalmente esplodere.