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De Rossi ammira la spina dorsale del Chelsea

"Terry, Lampard e Drogba sono giocatori di grande livello", spiega il centrocampista della Roma alla vigilia della sfida dell'Olimpico. "Il Chelsea è una grande squadra ma all’andata ce la siamo giocata alla pari".

De Rossi ammira la spina dorsale del Chelsea
De Rossi ammira la spina dorsale del Chelsea ©Getty Images

Alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro il Chelsea FC, il centrocampista dell'AS Roma Daniele De Rossi ha detto di stimare molto la spina dorsale della squadra londinese formata da giocatori come John Terry, Frank Lampard e Didier Drogba.

Il trio
"Il Chelsea è una grande squadra - spiega De Rossi a poco più di 24 ore dalla partita  valevole per il Gruppo A -. All’andata ce la siamo giocata alla pari e speriamo di farlo anche all'Olimpico, magari ottenendo un risultato diverso. Di loro mi impressiona molto l'organizzazione di gioco e i giocatori di grande livello come Terry, Lampard e Drogba".

Rialzare la testa
La sfida contro il Chelsea, capolista del girone con sette punti,  non poteva arrivare in un momento più difficile per i giallorossi che hanno perso sei delle nove partite finora disputate in campionato e due delle tre giocate in UEFA Champions League: "Siamo in una situazione negativa e si fa fatica ad uscirne. La Roma ha sempre fatto bene negli ultimi anni e da fastidio ritrovarsi nelle zone basse della classifica. Stiamo vivendo un momento delicato e domani andiamo a giocare contro una delle squadre più forti del mondo. Vogliamo ritrovare quella condizione che avevamo negli anni precedenti, ma le numerose difficoltà non ci hanno aiutato a rialzare la testa".

Assenza pesante
Tra le molte difficoltà incontrate, spiccano sicuramente le condizioni di capitan Francesco Totti, limitato dal solito problema al ginocchio. "Per noi è importantissimo – ammette senza problemi De Rossi -. Sia come leader, che per il fastidio che dà agli avversari che leggono il suo nome in formazione. Ma noi vogliamo che lui torni al 100% e non che faccia una partita per poi saltarne altre. E poi vincere senza di lui ci darebbe la convinzione che siamo forti come è accaduto lo scorso anno".

Per Spalletti
E vincere servirebbe anche ad aiutare il tecnico Luciano Spalletti a uscire da questo momento per lui molto delicato. "Noi dobbiamo fare bene il nostro lavoro, anche per l’allenatore perché abbiamo delle responsabilità nei suoi confronti. Sicuramente Spalletti è quello che sta pagando di più al livello di critiche. Però noi tutti vogliamo che lui resti con noi alla guida di questa squadra".