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Spalletti vuole più personalità dalla Roma

Dopo l’inaspettata sconfitta contro il Cluj, il tecnico giallorosso ha chiesto ai giocatori una svolta dal punto di vista caratteriale; Trombetta: “Risultato impensabile alla vigilia”.

Spalletti vuole più personalità dalla Roma
Spalletti vuole più personalità dalla Roma ©Getty Images

Nelle ultime due edizioni della UEFA Champions League, l’esordio era sempre stato accompagnato da una vittoria. Questa sera l’AS Roma ha incassato un’inaspettata sconfitta contro il CFR 1907 Cluj, al debutto assoluto nella manifestazione, e nel dopo gara Luciano Spalletti ha sottolineato la necessità di dare subito una svolta sotto il profilo della personalità. Il suo collega Maurizio Trombetta ha sottolineato che il risultato dell’Olimpico era impensabile alla vigilia e non ha nascosto la sua grande soddisfazione personale.

Luciano Spalletti, allenatore AS Roma
E’ successo che alcune cose le abbiamo fatte meglio, altre le abbiamo interpretate male come nella trasferta di Palermo e abbiamo perso. Loro sono stati bravi e un po’ fortunati sul secondo gol, la squadra si è un po’ innervosita ed è stato difficile esibire le qualità che abbiamo. Un problema di testa o gambe? Coinvolge tutte e due, quando i risultati non vengono si perde la tranquillità che ti fa girare a favore gli episodi. Nel primo tempo ci sono capitate molte palle che potevano essere sfruttate meglio. Riise le ha giocate tutte e bene, Baptista è stato quindici giorni via con la nazionale brasiliana e non si è potuto allenare con continuità, ha pagato dazio: non mi sembra che i nuovi siano andati diversamente dagli altri, nel bene e nel male.

Abbiamo cercato di ridare ordine cercando un po’ di corsa nello schieramento iniziale, secondo me nel primo tempo abbiamo fatto abbastanza bene al di là di dieci minuti dove loro hanno gestito la palla e abbiamo allungato la squadra; è la ricerca di dare qualcosa di più. Nel secondo tempo mi aspettavo di più, bisognava scegliere meglio: sotto l’aspetto della personalità bisogna dare subito una svolta, altrimenti diventa tutto più difficile. Mi ha fatto piacere vedere i giocatori affranti a fine partita, si rendono conto che ci sono da invertire i comportamenti: attraverso questo diventa più facile creare i presupposti di una crescita. Nel primo tempo abbiamo fatto bene a lunghi tratti. Ho fatto entrare Montella perché loro erano chiusi in area di rigore, ci voleva qualcuno che dentro la densità riusciva a creare qualcosa di importante per segnare. Sapevamo che il Chelsea è la squadra più forte del girone, ma non bisogna contare sugli altri risultati ma fare meglio noi. Si parte dal lavoro e dal riconoscere il valore del sacrificio.

Maurizio Trombetta, allenatore CFR 1907 Cluj
Oggi abbiamo centrato un risultato impensabile alla vigilia, ma meritato. Per me si tratta di una grande soddisfazione personale, ma il merito va anche tributato ad Andone (l’ex allenatore, ndr) e a tutto il suo staff che l’anno scorso ha vinto il campionato e la Coppa di Romania. Abbiamo vinto una partita in cui nessuno credeva nei tre punti e adesso siamo al secondo posto nel girone, ma bisogna essere realisti: il nostro obiettivo era e rimane il terzo posto finale.

Ora dobbiamo preparare al meglio la partita che ci attende tra due settimane, contro il Chelsea. Per quanto riguarda la Roma ho visto una squadra che ha avuto difficoltà a creare spazi e non ha potuto effettuare il suo consueto gioco e in effetti con i lanci lunghi in area ha agevolato il nostro compito. Fisicamente non mi è apparsa esplosiva, ma non ho neanche visto eccessivi problemi di tenuta atletica. Noi siamo stati caricati dal vedere come questa squadra fosse in difficoltà.