Il Manchester come l'Araba Fenice
mercoledì 23 aprile 2008
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Nemanja Vidić è convinto che la delusione patita contro il Milan lo scorso anno aiuterà i suoi compagni a fare meglio contro il Barcellona.
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Non è un caso se alla vigilia di una classica europea come FC Barcelona-Manchester United FC, sia stato proprio un difensore, Nemanja Vidić, ad affrontare la pressione della conferenza stampa.
Lavoro da fare
Nonostante l'attacco del Manchester abbia strappato applausi per la sua concretezza e per la sua inventiva, il risultato di questa semifinale di UEFA Champions League dipenderà probabilmente da quanto la linea difensiva saprà reggere agli attacchi di Lionel Messi, Samuel Eto'o, Thierry Henry e Bojan Krkić. Per Vidić, riuscire a superare la corazzata blaugrana significherebbe anche riuscire a dimenticare le passate amarezze in questa fase della competizione.
Pensando al Milan
Lo scorso anno lo United affrontò l'AC Milan in semifinale e Kaká fu l'assoluto protagonista, dato che con tre gol spinse i Rossoneri alla vittoria complessiva per 5-3. Sia Rio Ferdinand che Vidić avevano perso la gara d'andata per infortunio, e solo il serbo partì titolare al ritorno a San Siro. Ora, ha sottolineato più volte Vidić, è arrivato il momento per rifarsi di quella sconfitta.
Vincere il trofeo
"Ovviamente lo è", ha detto. "La scorsa stagione non abbiamo fatto bene in semifinale. Vogliamo giocare molto meglio questa volta. Vogliamo arrivare in finale e vincere il trofeo. La scorsa stagione abbiamo giocato quasi sempre con gli stessi giocatori e alla fine un paio di noi erano infortunati; forse è per questo che nelle fasi finali della scorsa Champions non abbiamo fatto bene. In questa stagione abbiamo una rosa più ampia e stiamo bene, quindi penso che possiamo giocarcela".
Il test più duro
L'affiatamento al centro della difesa tra Vidić e Ferdinand è stata una delle basi del successo dello United. Nessuna squadra ha concesso meno in Premier League e solo il Chelsea FC ha concesso meno in UEFA Champions League, quattro gol contro i cinque del Manchester. Ora arriva l'esame più duro. Il ritorno di Messi dall'infortunio ha rinsaldato le sicurezze del Barcellona, ma il 26enne Vidić pensa che i vincitori del trofeo nel 2006 abbiano più di una freccia al loro arco.
'Lavoro duro'
"E' uno dei migliori giocatori al mondo, ma non si tratta solo di Messi. Hanno Eto'o che è un grande giocatore e altri ottimi elementi. Sarà un duro lavoro e dovremo fare del nostro meglio per non permettere loro di giocare al massimo e ottenere così un buon risultato".