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Due senza tre

Dopo due sconfitte in semifinale di UEFA Champions Legue contro il Liverpool, Lampard è convinto che questa volta sarà il Chelsea a spuntarla.

Due senza tre
Due senza tre ©Getty Images

Non c’è stimolo migliore del gusto amaro della sconfitta. Lo sostiene il centrocampista del Chelsea FC Frank Lampard, che avendo perso due semifinali di UEFA Champions League contro il Liverpool FC negli ultimi tre anni avrà motivazioni in abbondanza mercoledì prossimo, quando le due squadre si sfideranno ancora. Inoltre, Lampard ha giocato anche la semifinale persa nel 2004 contro l'AC Monaco FC. Questa volta è determinato a non lasciarsi scappare l’occasione.

'Sconfitte frustranti'
"Ricordare la delusione tremenda della sconfitta è il modo migliore per caricarsi - ha spiegato Lampard, autore del secondo gol nel 2-0 con cui il Chelsea ha superato il Fenerbahçe SK e si è qualificato per la semifinale (3-2 complessivo) -. Perdere una semifinale è molto frustrante. Tuttavia, l’esperienza insegna che non si può vincere sempre. L’importante è cercare di imparare dalle esperienze negative e correggerle. Con un po’ di fortuna è quello che faremo questa volta”.

'Nessuna rivincita'
Il Chelsea è stato eliminato dal Liverpool nel 2005 (0-0 e 1-0) e ancora nel 2007 (ai calci di rigore, doppio 1-0). Tuttavia, Lampard spiega che la squadra non è a caccia di rivincite. "Non influirà sulla nostra prestazione il ricordo dei due precedenti. Scendere in campo con il pensiero di vendicarsi non è lo stato emotivo ideale. In Champions League dipende molto dalla capacità di restare concentrati per 180 minuti. Lo stimolo della finale è di per sé sufficiente”.

'Massima concentrazione'
"Le precedenti sconfitte [in semifinale] di misura rendono più amaro quel ricordo. Comunque, anche al Liverpool non mancheranno le motivazioni per raggiungere la finale. Il Liverpool è una squadra che fa dell’organizzazione la sua arma migliore in Champions League. Inoltre, è molto pericolosa quando attacca. Se in campionato ha avuto qualche difficoltà, in Champions League ha avuto un cammino brillante. Sarà importante non abbassare la guardia per un solo minuto”.

Fattore campo
Diversamente dalle due precedenti semifinali, il Chelsea giocherà questa volta in casa la sfida di ritorno. Il Chelsea è imbattuto a Stamford Bridge da 65 partite, precisamente dal 2-1 dell'FC Barcelona negli ottavi di UEFA Champions League giocati il 22 febbraio 2006. Lampard ritiene che i tifosi del Chelsea possano essere il fattore determinante al ritorno. “Uno dei segreti dell’imbattibilità casalinga risiede nel sostegno dei tifosi, anche quando siamo in svantaggio o in difficoltà. Sarà decisivo creare il giusto ambiente in casa, un fattore che può fare la differenze nelle grandi serate".

'Mentalità giusta'
Il fattore campo al ritorno sarà però determinante soltanto in presenza di un buon risultato ad Anfield. "Dovremo fare bene fuori casa - spiega Lampard -. Nell’attuale Champions League il gol in trasferta sembra acquisire sempre maggiore importanza, dovremo quindi andare lì con la mentalità giusta e la voglia di segnare”.

Spirito di gruppo e coesione
L’altra differenza, naturalmente, sarà la presenza di Avram Grant in panchina al posto di José Mourinho. A Stamford Bridge si è vissuta una stagione tumultuosa, con cambi al timone e infortuni sul campo. Un motivo in più per elogiare lo spirito della squadra, ancora una volta a un passo dalla finale. "Abbiamo superato i momenti difficili restando con la testa sul campo, mentre fuori si susseguivano infortuni e vicende fuori dal nostro controllo, quindi ha grande merito tutta la squadra, che è rimasta unita nel momento di difficoltà. Dobbiamo continuare così per un altro mese”.