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Ancelotti rende onore ai Gunners

Con grande fair play il tecnico dei rossoneri ha riconosciuto la superiorità degli inglesi. Dall’altro lato, non può che gioire l’allenatore dell'Arsenal Arsène Wegner.

Ancelotti ripensa alla sfida con i Gunners
Ancelotti ripensa alla sfida con i Gunners ©Getty Images

L’eroe della serata è stato il gioiello Cesc Fabregas che ha illuminato il gioco degli inglesi e segnato il primo dei due gol con il quali i Gunners hanno espugnato San Siro. Con grande fair play il tecnico dei rossoneri Carlo Ancelotti ha riconosciuto la superiorità degli inglesi. Dall’altro lato, non può che gioire l’allenatore dell’Arsenal Arsène Wegner che ha saputo guidare i suoi giovani giocatori ad un successo importantissimo, imbrigliando Kaká e gli altri campioni del Milan.

Carlo Ancelotti, allenatore AC Milan
L’Arsenal è una squadra forte, lo sapevamo, abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Nel primo tempo, forse, abbiamo subito perfino di più, mentre il secondo tempo è stato più equilibrato, anche se poi è proprio nel finale della gara che ci hanno colpiti. Il ritmo è stato elevato, non siamo riusciti a gestire le cose come volevamo. La pressione che i nostri avversari hanno esercitato su [Andrea] Pirlo ci ha penalizzati in fase di costruzione del gioco e inoltre non siamo riusciti a spingere di più coi terzini. Merito degli automatismi dell’Arsenal, una squadra che sa rimanere compatta anche quando attacca. Ma questa non è certo una sorpresa. Il nostro piano era di prendere il comando della partita, lo abbiamo fatto bene solo all’inizio del match per poi cedere nel finale.

Per quanto riguarda Pato, direi che è stato l’unico giocatore del Milan a creare una certa pericolosità, la sua prestazione quindi non è da considerarsi negativa. Ora, per questa stagione, ci rimane l’unico obiettivo del quarto posto in Campionato per poterci ripresentare l’anno prossimo in UEFA Champions League.


Arsene Wenger, allenatore Arsenal
Abbiamo eliminato i detentori con una grande prestazione. Sono molto orgoglioso dei miei giocatori perché hanno giocato con entusiasmo e hanno dominato la partita senza commettere errori. Sapevamo di non poter concedere spazi a giocatori come Pirlo e Kakà e in questo senso siamo stati perfetti. Abbiamo ampiamente meritato la qualificazione, ma ho comunque grande rispetto per il Milan. Può capitare a tutti di perdere in casa, ma restano comunque una grande squadra.

Adesso vogliamo vincere sia campionato che coppa. Credo che questa prestazione ci sarà utile anche per il nostro cammino in Premier League. I giovani sono molto affamati di vittorie e lo dimostrano con l'entusiasmo con cui scendono in campo