Doppio allarme per Lugano

In questa edizione della UEFA Champions League nessuna coppia d'attacco è stata più prolifica di quella del Sevilla FC formata da Luis Fabiano e Frédéric Kanouté - e il difensore del Fenerbahçe SK Lugano sa che si troverà di fronte a una dura sfida quando mercoledì le due squadre si incontreranno a Istanbul.

Avversari ostici
I due attaccanti del Siviglia hanno segnato quattro gol ciascuno nella fase a gironi oltre a quattro in totale nelle qualificazioni. In Primera División sono andati a segno ben 26 volte. Non sarà facile per Lugano e compagni evitare di subire gol in casa nell'andata degli ottavi. "A questo punto della competizione devi mettere in conto di affrontare avversari con attaccanti insidiosi", ha detto Lugano. "Non avrebbe senso aspettarsi un attaccante facile da neutralizzare. Conosco Luis Fabiano molto bene, e le qualità di Frédéric Kanouté non si possono mettere in discussione. Quello che dobbiamo fare per ottenere il giusto risultato è giocare a calcio in modo positivo sia individualmente che come squadra".

Pedigree
Il Fenerbahçe ha dimostrato le sue potenzialità alla prima giornata della fase a gironi, quando ha superato l'FC Internazionale Milano: Lugano ed Edu hanno fermato Zlatan Ibrahimović e compagni ottenendo un meritato 1-0. Da allora i campioni d'Italia non hanno più perso. Il Fenerbahçe ha poi passato la fase a gironi per la prima volta, e Lugano ha sottolineato come la calda atmosfera dello stadio Şükrü Saraçoğlu sia una marcia in più per i padroni di casa.

Atmosfera
"E' come se i nostri tifosi giocassero insieme a noi", ha detto il 27enne uruguaiano. "Questo accresce notevolmente le nostre motivazioni. E' questa la differenza che fanno i nostri tifosi. I miei amici che giocano nei campionati europei più importanti mi chiamano per dirmi quanto siano impressionati dai nostri tifosi. Riempiranno lo stadio e ci supporteranno fino alla fine".

Allarme giallo
Lugano, che ha vinto la Copa Libertadores nel 2005 e la Coppa Intercontinentale con il São Paulo FC un anno prima di trasferirsi a Istanbul, ha una particolare preoccupazione personale – un cartellino giallo mercoledì lo costringerebbe a saltare il ritorno, dato che è diffidato. "Forse parlo troppo e sul campo faccio degli errori. Ecco perché vengo ammonito così spesso", ha ammesso.