Il bilancio di Roberto Carlos
mercoledì 13 febbraio 2008
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Il terzino brasiliano si confida con i lettori di uefa.com nell'appuntamento riservato alle domande ai campioni. Dai primi periodi all'Inter alla sfida Fenerbahçe.
Corpo articolo
Nell’ultimo appuntamento riservato alle domande dei lettori di uefa.com ai grandi campioni, il difensore del Fenerbahçe SK Roberto Carlos parla delle possibilità della sua squadra in UEFA Champions League contro il Sevilla FC, del calcio turco e di 'quel' calcio di punizione.
Quante possibilità ha il Fenerbahçe di superare il turno in UEFA Champions League contro il Siviglia?
Gökhan Atsiz, Turchia
Roberto Carlos: Abbiamo buone possibilità. Sarebbe stato molto peggio pescare una squadra come il Milan, per esempio. Il Siviglia parte favorito, ma se otteniamo un buon risultato in casa possiamo farcela. Ci serve almeno un 2-0. Se superiamo il Siviglia, il traguardo della semifinale dipenderà molto dal sorteggio.
Per quanti anni pensi di continuare a giocare a calcio?
Ali Khosroshahi
Roberto Carlos: Voglio giocare altri due anni qui in Turchia e poi smetto.
Perché hai lasciato l’FC Internazionale Milano dopo una sola stagione? Ritenevi che il calcio italiano non si addicesse al tuo modo di giocare?
Ram M, New York
Roberto Carlos: Avevamo un allenatore inglese che voleva che giocassi ala. Io, invece, volevo giocare terzino sinistro, come in Brasile. Non ebbe nulla a che fare con le caratteristiche del calcio italiano.
Qual è il locale di Istanbul che preferisci?
Halil Salepcí, Ankara, Turchia
Roberto Carlos: Si chiama Reina. È un ristorante con discoteca sul Bosforo.
A mio avviso dovresti tornare a indossare la maglia del Brasile, hanno bisogno di te. Stai giocando ancora ad alti livelli. Cosa ne pensi?
Robert
Roberto Carlos: Se il Brasile ha ancora bisogno di me, sono pronto. Ma se mi fosse chiesto, chiederei di giocare i tornei e non più le amichevoli. Non ho mai usufruito di vacanze e adesso mi godo il tempo libero quando il campionato osserva una sosta.
Chi è il miglior giocatore con cui hai giocato?
Hamit Kurek
Roberto Carlos: L’avversario più forte è stato Luís Figo. Come compagno di squadra, Zinédene Zidane. Rendeva tutto più facile per tutti.
Quali sono le differenze fra Zico e Fabio Capello?
Toshiki
Roberto Carlos: Zico cura meno l’aspetto tattico, dà più libertà ai giocatori, gli piace il bel gioco.
Cosa ne pensi del derby Galatasaray/Fenerbahçe?
Baz
Roberto Carlos: Lo metto sullo stesso livello di Real Madrid-Barcellona. La rivalità è forse anche maggiore. È bellissimo giocare partite del genere.
Qual è stato il momento più alto della tua carriera?
Lonki, Sudafrica
Roberto Carlos: L’anno 2002, quando ho vinto la Champions League e il Mondiale. Penso che quell’anno avrei meritato di vincere il Pallone d’Oro o il Fifa World Player!
Come sei finito a giocare terzino sinistro? Lo ha deciso un allenatore o è sempre stato il tuo ruolo preferito?
Binah, Santa Cruz, California
Roberto Carlos: Il primo a chiedermi di ricoprire quel ruolo è stato un allenatore che si chiama Adaílton Ladeira nel 1988. Giocavo ala sinistra, il nostro terzino si infortunò e mi chiese di sostituirlo. Giocavo con l’União São João, la mia prima squadra. Dissi che non c’erano problemi, e da allora non ho più cambiato.
Qual è stato il gol più importante della tua carriera?
Arturo Bass, Messico
Roberto Carlos: Penso il calcio di punizione a girare contro la Francia nel 1997. Quel gol ha fatto il giro del mondo. Non era una partita importante, ma ha aiutato molto la mia immagine.
Quando avrai smesso di giocare, farai l’allenatore? E dove ti piacerebbe lavorare?
Bigday Momoh, Nigeria
Roberto Carlos: Sì, vorrei intraprendere la carriera di allenatore. Dove? Dove mi offrono il primo lavoro, non ho preferenze.