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Zanetti passione Inter

Nella seconda parte dell'intervista con i lettori di uefa.com, il capitano dell'Inter ricorda i momenti più belli, i sacrifici per rimanere al massimo e i traguardi da raggiungere.

L'esultanza di Zanetti
L'esultanza di Zanetti ©Getty Images

Nella seconda parte della sua intervista con i lettori di uefa.com, il capitano dell’FC Internazionale Milano Javier Zanetti ricorda i momenti più belli vissuti con il club nerazzurro, i sacrifici fatti per rimanere ai massimi livelli e i traguardi ancora da raggiungere.

Come sei diventato un calciatore professionista? Qual è la tua storia?
Pelle Tracey, USA

Javier Zanetti: La mia storia è simile a quella di molti altri. Ho cominciato a giocare a calcio da bambino e con il passare degli anni è diventato il mio unico interesse. Non mi è mai importato dell’aspetto economico di questo sport, mi sono sentito veramente realizzato solo quando sono stato promosso in prima squadra nel Talleres de Remedios de Escalada.

Hai mai pensato di venire a giocare nei paesi arabi, magari in Qatar?
Fudell Alshammry, Arabia Saudita

Zanetti: Per il momento credo sia improbabile, dal momento che non intendo ritirarmi tanto presto. In ogni caso, nel calcio nulla è scontato. Alcuni tra i miei ex compagni, come Guly e Gabriel Batistuta hanno giocato in Medio Oriente, ma per quanto mi riguarda dovrei prima parlarne con la mia famiglia.

Qual è l’Inter più forte in cui ha giocato? Avreste potuto vincere la Champions League?
José Santiago Aldunate Fernández

Zanetti: Sono fortunato a giocare in una squadra così blasonata e ricca di grandi campioni. Credo che l’Inter attuale sia la migliore in cui ho mai giocato, ci sono almeno due giocatori di altissimo livello per ogni ruolo disponibile.

Qual è stato il momento più bello che hai vissuto finora nell’Inter?
Akram Ben Othman, Tripoli, Libia

Zanetti: La conquista della Coppa UEFA contro la Lazio, nel 1998. Quella finale è stata uno dei momenti più belli vissuti con l’Inter.

Oltre ad essere un grande giocatore, sei anche un modello per tutti i giovani calciatori. Chi era il tuo idolo da ragazzo e perché?
Luca Penati, San Francisco, USA

Zanetti: Grazie per il complimento, Luca, sono felice di essere considerato un modello per i giovani. Ho sempre lavorato seriamente e sono molto soddisfatto di quanto ho ottenuto finora. Quando ero giovane tifavo per l’Independiente e il mio idolo era Enrique Bochini, un trequartista che ha trascorso tutta la sua carriera in quel club. Anche Maradona era un ammiratore di Bochini e quando penso che in Italia ho vestito una sola maglia, mi sento un po’ come lui, anche se non faccio così tanti assist!

Dopo un breve periodo di assenza, sei tornato in nazionale. Come giudichi l’Argentina di oggi rispetto a quella che conoscevi in passato?
Gopichandar Jagatheesan, India

Zanetti: Proprio come l’Inter, anche la nazionale argentina è sempre stata una grandissima squadra, ma mai prima d’ora c’era stato un tale equilibrio tra giocatori esperti e giovani di talento. Sono convinto che il tempo mi darà ragione e che presto torneremo a vincere qualcosa di importante.

Che cosa manca ai calciatori statunitensi per essere all’altezza del campionato italiano?
Cameron Brown, USA

Zanetti: Ogni volta che l’Argentina ha affrontato la nazionale statunitense ha avuto vita dura, perciò ritengo che la strada intrapresa sia quella giusta. Il campionato americano si arricchisce ogni anno di giocatori di caratura internazionale, che trasmettono la loro esperienza ai compagni e credo che presto i calciatori statunitensi che militano in Europa saranno numerosi.

Qual è stato il calciatore più forte con cui hai giocato nell’Inter e perché lo giudichi tale?
Phil Davison, Hartlepool, Inghilterra

Zanetti: Sarebbe impossibile sceglierne soltanto uno. Potrei citarne molti che oltre ad essere campioni sono anche compagni straordinari.

Che cosa ti ha reso tanto popolare tra i tifosi dell’Inter da essere diventato un sibolo alla stregua di Francesco Totti per la Roma ed Alex del Piero per la Juventus?
Marco Ruschioni, Atene, Grecia

Zanetti: Per un calciatore è sempre difficile capire ciò che rappresenta per i tifosi, ma credo di essermi guadagnato il loro affetto attraverso l’impegno e il mio comportamento in campo. L’accoglienza che il pubblico mi riserva è sempre meravigliosa.

Pensi di intraprendere la carriera di allenatore dopo aver lasciato il calcio giocato?
Christian van Dijk, Olanda

Zanetti: Non ho mai pensato di sedere in panchina. Conclusa la mia carriera sul campo rimarrò nel mondo del calcio, ma sicuramente non diventerò allenatore.

In futuro ti piacerebbe allenare l’Inter o la nazionale argentina?
Johan, Indonesia

Zanetti: Come ho già detto, credo sia impossibile, dal momento che non mi interessa un futuro in panchina. In ogni caso, non penso di abbandonare il calcio giocato tanto presto.

Due successi consecutivi in campionato rappresentano un ottimo bottino, ma qual è il prossimo obiettivo? Il terzo Scudetto o la UEFA Champions League?
Michael Gallo, Niagara Falls, Ontario, Canada

Zanetti: Mi piacerebbe trionfare in entrambe le competizioni. E visto che l’Inter è ancora in lizza su tutti e due i fronti, credo non sia impossibile.

Che cosa sta succedendo ad Adriano?
Naif Aldeyani, Jeddah, Arabia Saudita

Zanetti: Adri sta vivendo un momento difficile, ma lavora con serietà per superare la crisi. All’Inter attendiamo tutti con ansia il suo recupero e personalmente sono sicuro che tornerà più forte di prima.

Quante partite di Serie A arriverai a giocare con l’Inter?
Teymur, Azerbaigian

Zanetti: (Ride) Non ho mai pensato a un traguardo minimo da raggiungere. Continuo ad allenarmi con serietà e a scendere in campo quando mi viene richiesto. Intanto le presenze salgono.

Qual è la partita più importante che hai disputato con l’Inter?
Andrey Viktorovich, Terter, Azerbaigian

Zanetti: La finale di Coppa UEFA contro la Lazio. A parte il gol segnato e la vittoria, è stata una delle gare più belle da quando vesto la maglia nerazzurra.

Quali sacrifici bisogna fare e a che cosa bisogna dire di no per diventare un campione?
Brahimi Kledis, San Benedetto del Tronto, Italia

Zanetti: Prima di tutto, consiglio di continuare a studiare. Lo studio è fondamentale per qualsiasi ragazzo che desideri diventare un calciatore. In seconda battuta, bisogna amare il calcio in tutte le sue componenti, allenandosi duramente e mettendo in mostra le proprie abilità. Ricorda che i sacrifici danno sempre i loro frutti. Anche se non si riesce ad emergere subito, bisogna continuare a perseverare, conosco molti giocatori che hanno sfondato anche dopo un inizio di carriera non entusiasmante.