Tris Real, la Lazio saluta l’Europa
martedì 11 dicembre 2007
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Real Madrid CF – S.S. Lazio 3-1
I campioni di Spagna battono i biancocelesti, che chiudono il girone all'ultimo posto: segnano Baptista, Raúl e Robinho, gol della bandiera di Pandev.
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Dura tredici minuti il sogno della S.S. Lazio di violare il Santiago Bernabéu e proseguire l’avventura in UEFA Champions League. Nel “tempio” del Real Madrid CF la squadra di Delio Rossi parte bene ma cade sotto i colpi dei più quotati avversari, che si impongono 3-1 e condannano i biancocelesti all’ultimo posto nel gruppo C, ossia all’eliminazione anche dalla Coppa UEFA. Apre il brasiliano Julio Baptista al 13’, mettono al sicuro il risultato già nel primo tempo il capitano Raúl González (15’) e l’altro brasiliano Robinho (36’); nella ripresa gol della bandiera – il quarto nella competizione – di Goran Pandev a dieci minuti dalla fine. Nel recupero Tommaso Rocchi si fa respingere un rigore da Iker Casillas: le merengues chiudono al primo posto il raggruppamento e accedono agli ottavi.
Zauri non ce la fa
Rossi cambia per due undicesimi la squadra che ha battuto 2-0 il Calcio Catania: in difesa, torna Sebastiano Siviglia al posto dell’acciaccato Luciano Zauri (inutile il suo provino pre-gara), con Lorenzo De Silvestri e l’argentino Lionel Scaloni sugli esterni; in attacco Pandev ritrova la maglia da titolare al posto di Stephen Makinwa. Bernd Schuster presente un’unica novità rispetto alla formazione reduce dal successo sul campo dell’Athletic Club Bilbao: in difesa, il brasiliano Marcelo sostituisce Miguel Torres.
Chance per Meghni
La Lazio parte senza timori reverenziali e mette in crisi i padroni di casa con il fraseggio rapido a centrocampo. Al 9’ Mourad Meghni va vicinissimo al gol, ma il fantasista francese – in sospetto fuorigioco – non sfrutta a dovere l’assist di Rocchi. La reazione del Real arriva un minuto dopo con Raúl, che di testa colpisce il palo su corner di Wesley Sneijder.
Uno-due
La pressione dei campioni di Spagna aumenta e, dopo un tiro alto sempre di Sneijder, arriva il vantaggio: Baptista, servito da Robinho, supera Cristián Ledesma e con un tiro a giro sul secondo palo non dà scampo a Marco Ballotta. Per il raddoppio bisogna aspettare solo due minuti: su cross di Robinho, Raúl sovrasta Ledesma e di testa batte Ballotta.
Segna Robinho
I biancazzurri, storditi, provano a imbastire una reazione. Prima Rocchi non crea problemi a Casillas con un tiro dalla distanza, poi è provvidenziale il recupero di Pepe su un’incursione di De Silvestri; al 24’ un errore di Mahamadou Diarra libera Pandev, ma il sinistro dell’attaccante macedone termina a lato. Così, al 36’, Robinho realizza il quarto gol in cinque gare e firma il 3-0: il brasiliano serve Ruud van Nistelrooy, che supera Siviglia e gli restituisce il pallone per la più comoda delle conclusioni.
Tre cambi
La ripresa si apre con tre novità: nella Lazio, Roberto Baronio rileva uno spaesato Ledesma; nel Real Madrid, Guti e Arjen Robben rimpiazzano Sneijder e Robinho. L’ex giocatore del Chelsea FC costringe Ballotta a un grande intervento al 54’; nove minuti dopo entra Christian Manfredini per Meghni, ma è ancora l’ala olandese a sfiorare il quarto gol con un tiro a giro di sinistro.
Gol di Pandev
Al 73’ Schuster richiama un opaco van Nistelrooy, in condizioni fisiche imperfette, e inserisce l’argentino Gonzalo Higuaín; quattro minuti dopo Casillas fa buona guardia su una spettacolare rovesciata di Rocchi. All’80’ la Lazio segna il gol della bandiera: perfetta verticalizzazione di Massimo Mutarelli per Rocchi, sul pallonetto dell’attaccante Pandev, bravo a seguire l’azione, ribadisce in rete. Nell’azione il macedone si fa male e viene sostituto da Makinwa. Rocchi va vicino al secondo gol, Ballotta è bravissimo su un bolide di Guti.
Rigore fallito
Al terzo minuto di recupero l’arbitro svizzero Massimo Busacca concede un rigore per un fallo di mano di Pepe su cross di Rocchi: dal dischetto va lo stesso attaccante biancazzurro, ma Casillas lo "ipnotizza" e respinge. Non c’è più tempo: i biancazzurri si consolano con un ottimo secondo tempo, ma devono dire addio alla Champions League.