Govou con la testa a Glasgow
mercoledì 28 novembre 2007
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L'attaccante del Lione è già proiettato sulla sfida decisiva in programma alla sesta giornata ad Ibrox.
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Sidney Govou, attaccante dell’Olympique Lyonnais, non vede l'ora di giocare la sfida decisiva contro i Rangers FC in programma alla sesta giornata nel Gruppo E di UEFA Champions League dopo il 2-2 contro il FC Barcelona che tiene vive le speranze di qualificazione dei transalpini.
Doppietta di Juninho
La classifica prima di ieri vedeva il Lione staccato di un punto dai Rangers, al secondo posto. I campioni di Francia erano consapevoli che sarebbero stati eliminati in caso di sconfitta contro il Barça e di vittoria degli scozzesi contro il VfB Stuttgart. Uno scenario che a un certo punto sembrava molto concreto, con i catalani due volte avanti allo Stade de Gerland, rimontati due volte da Juninho Pernambucano (pareggio definitivo all’80’ su rigore), e Rangers sconfitti 3-2 in Germania.
'Grosso favore'
La squadra di Alain Perrin è adesso a pari punti con i Rangers a quota sette e può qualificarsi per gli ottavi vincendo ad Ibrox il 12 dicembre. "È fantastico avere ancora una chance dopo la pessima partenza - ha spiegato Govou a uefa.com -. Sapevamo che molto sarebbe dipeso dal risultato di Stoccarda, e per fortuna ci è stato fatto un grosso favore. Adesso dovremo giocarci tutto a Glasgow, in un ambiente molto caldo. Non vedo l’ora di giocare una partita che spero sia da ricordare”.
Rimonta da Lione
Il Lione ha messo in fila i sette punti nelle ultime tre giornate, dopo aver perso 3-0 le prime due gare del girone. "Dovevamo fare meglio rispetto alla gara d’andata, e lo abbiamo fatto. Non è stato facile per gli attaccanti, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro. Per una volta sono stato più utile in difesa che in attacco".
'Buon atteggiamento'
Alla luce dei risultati di ieri, il Barcellona si è qualificato al primo posto nel girone. Andrés Iniesta, autore del primo gol ieri, ha espresso la sua soddisfazione: "La squadra ha avuto un buon atteggiamento e raggiunto l'obiettivo prefissato. Peccato per il rigore nel finale, ma va dato atto al Lione di non essersi mai arreso. È stata la classica sfida di Champions League, fra due squadre forti e concentrate”.