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La delusione di Shevchenko

L'attaccante del Chelsea ha assistito in tribuna alla sconfitta del Chelsea contro il Liverpool ai calci di rigore.

Se c’è qualcuno che conosce bene le gioie e i dolori che i calci di rigore possono regalare in UEFA Champions League, quell’uomo è sicuramente Andriy Shevchenko del Chelsea FC: dopo aver trasformato il tiro vincente dal dischetto nella finale 2003, quando vestiva la maglia dell’AC Milan, due anni più tardi l’ucraino ha fallito il rigore decisivo nella finalissima persa dai rossoneri contro il Liverpool FC.

Sofferenza sugli spalti
Dopo un’ora dalla disfatta contro il Liverpool, Shevchenko è stato l’unico giocatore dei Blues a trovare la forza di parlare della sfortunata eliminazione ai calci di rigore. Impossibilitato a scendere in campo a causa di un problema all’inguine, l’ucraino ha sofferto sugli spalti, osservando i compagni subire il gol di Daniel Agger nel primo tempo, superare indenni i supplementari e alla fine uscire sconfitti 4-1 alla lotteria dei rigori, con le parate di Pepe Reina sui tentativi di trasformazione di Arjen Robben e Geremi.

“Sono distrutto”
Dopo la partita, i giocatori del Chelsea si sono rifugiati sul pullman senza rilasciare alcuna dichiarazione, profondamente scossi dalla terza eliminazione in semifinale di UEFA Champions League rimediata a partire dal 2004, la seconda ad Anfield. Solo Shevchenko si è fermato a parlare con i giornalisti, dichiarando: “Abbiamo perso una grande opportunità, sono davvero triste”.

Carattere e sfortuna
Il bomber ucraino ha parlato soltanto di sfortuna per il Chelsea. “La squadra si è comportata molto bene in campo, mostrando carattere, purtroppo i calci di rigore sono sempre una lotteria – ha ribadito l’ex rossonero -. Entrambe le formazioni hanno tentato di vincere nell’arco dei 120’ e alla fine la sorte ci è stata avversa. Il Chelsea ha comunque disputato una grande stagione e rimane una squadra competitiva”.

Secca smentita
Alla vigilia dell’incontro si erano rincorse alcune voci secondo le quali Shevchenko si sarebbe rifiutato di andare in panchina dopo essere stato escluso dalla formazione titolare dal tecnico José Mourinho, ma l’ucraino si è affrettato a smentire, dando ulteriori spiegazioni sul suo infortunio. “Sapevo di non poter giocare già da domenica, quando il medico ha parlato con la società e l’allenatore - ha spiegato Shevchenko -. Sfortunatamente, in questa parte della stagione ho subito parecchi infortuni. Mi sarebbe piaciuto scendere in campo, ma le mie condizioni fisiche non me lo hanno permesso. Domattina mi sottoporrò ad ulteriori accertamenti e sentirò che cosa hanno da dire i medici”.

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