Due bomber, una maglia
martedì 22 maggio 2007
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Inzaghi e Gilardino pronti alla staffetta pur di battere il Liverpool e regalare la UEFA Champions League al Milan.
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Ancora non sa se toccherà a lui o a Filippo Inzaghi guidare l’attacco dell’AC Milan nella finale di UEFA Champions League contro il Liverpool FC, ma Alberto Gilardino crede che la “sana competizione” che c’è tra lui e il suo compagno di reparto sia uno dei fattori decisivi nei successi del Milan.
Determinazione
Gilardino non era ancora arrivato al Milan quando i rossoneri furono sconfitti proprio dal Liverpool nella finale del 2005, ma stava già salutando il Parma FC e preparando le valigie per trasferirsi nel capoluogo lombardo. La determinazione è però la stessa dei reduci di Istanbul.
Pochi gol
Il centravanti azzurro sa però di dover migliorare la sua percentuale realizzativa in UEFA Champions League. “E’ vero, ho giocato molte partite in Champions e non ho segnato quanto avrei voluto – dice a uefa.com -. Però penso di essere stato utile alla squadra in altri modi e spero di essere decisivo in finale”. Gilardino finora è andato a segno due volte in UEFA Champions League, mentre Inzaghi ha segnato 36 gol in 65 partite senza considerare i preliminari.
Inzaghi in vantaggio
Dalle parole di Carlo Ancelotti prima della semifinale con il Manchester United FC si intuisce che dovrebbe essere proprio Inzaghi a partire dall’inizio ad Atene. "Gilardino non ha ancora l’esperienza necessaria per sopportare la pressione della Champions League”, aveva ammesso il tecnico rossonero. Inzaghi è sicuramente pronto. “Certamente mi piacerebbe giocare dall’inizio perché le gambe girano bene in questo periodo. Però la formazione la fa Ancelotti e l’unica cosa che conta è vincere il trofeo a prescindere da chi giocherà in attacco”.
Istanbul dolorosa
Come Gilardino, Inzaghi non era in campo a Istanbul, ma vuole comunque cancellare quel brutto ricordo. “Non ero al meglio e ho dovuto guardare quella finale dalla tribuna – ricorda -. Era una coppa già vinta e il Liverpool ce l’ha tolta. Non succederà ancora”. Se partirà dalla panchina, Gilardino spera almeno di avere lo stesso impatto che ha avuto contro il Manchester United quando ha segnato il gol del definitivo 3-0.
‘La staffetta’
Ancelotti pensa alla staffetta e Gilardino si farà trovare pronto. “Se il tecnico vuole la staffetta, per me non ci sono problemi. La competizione tra me Pippo [Inzaghi] è sana. In una squadra come il Milan c’è sempre competizione in tutti i ruoli, ma siamo tutti pronti a dare il nostro contributo. Penso che questo sia uno dei nostri punti di forza e spero che sarà così anche a Atene”.